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Cos’è e come richiedere il bonus acqua potabile 2022/2023

10 gen 20234 min. di lettura
Vanessa GuerrieroVanessa Guerriero

La Legge di Bilancio rinnova anche per il 2023 il bonus acqua potabile, incentivo inizialmente previsto solamente per il biennio 2021-2022. 

Hai recentemente dotato i tuoi rubinetti di sistemi per migliorare l’acqua da bere o stai pensando di farlo? Scopri nella nostra guida dedicata in cosa consiste questa agevolazione, quali tipologie di spesa copre, a chi spetta e come ottenerlo.

 

  1. Cos’è il bonus acqua potabile e come funziona
  2. Chi può richiedere il bonus acqua potabile
  3. Qual è l’importo massimo su cui si calcola il bonus
  4. Come richiedere il bonus acqua potabile 2022/2023
  5. In che modo viene rimborsato il bonus

 

Cos’è il bonus acqua potabile e come funziona

Il bonus acqua potabile è un’agevolazione che consente di ottenere un credito d’imposta fino al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione di sistemi per il miglioramento della qualità dell’acqua da bere in casa.

Grazie alla proroga prevista dalla nuova Legge di Bilancio, il bonus si applica alle spese sostenute tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023 per l’implementazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, addizione di anidride carbonica alimentare o raffreddamento dell’acqua.

L’obiettivo del bonus è quello di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica. Per questo motivo, le informazioni sugli interventi svolti vanno trasmesse in via telematica all’Enea, che dovrà monitorare i risultati ottenuti ed inviare una relazione ai Ministeri dell’Ambiente, dell’Economia e dello Sviluppo economico.

 

Chi può richiedere il bonus acqua potabile

Il bonus acqua potabile è riconosciuto, senza limiti di ISEE, ai seguenti soggetti:

  • persone fisiche maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o titolari di diritti personali di godimento di un immobile, già registrati alla data di presentazione dell’istanza;
  • soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni;
  • enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

 

Qual è l’importo massimo su cui si calcola il bonus

Il bonus acqua potabile si calcola su un tetto di spesa massimo di:

  • 1000 euro nel caso di persone fisiche, che potranno quindi ottenere fino a 500 euro di agevolazione per ciascun immobile.
  • 5000 euro per tutti gli altri soggetti, che potranno ottenere fino a 2500 euro di agevolazione per ciascun immobile.

Dato che le risorse complessive stanziate dallo Stato per il bonus sono limitate a 5 milioni di euro nel 2021 e 2022, e 1.5 milioni di euro per il 2021; la percentuale del credito d’imposta massimo riconosciuto del 50% non è garantita.

Questa può aumentare o diminuire annualmente in base all’importo complessivo di richieste ricevute dall’Agenzia delle Entrate. Nel 2022, per le spese sostenute nell’anno precedente, è stato possibile garantire una percentuale del credito d’imposta poco superiore al 30%.

 

Come richiedere il bonus acqua potabile 2022/2023

Per poter ottenere il bonus acqua potabile occorre innanzitutto documentare la spesa sostenuta tramite fattura elettronica o documento commerciale. All’interno del documento dovrà essere necessariamente riportato il codice fiscale del richiedente del bonus.

Dal Giugno 2021, un altro requisito fondamentale per i privati e per i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria è quello di utilizzare metodi di pagamento tracciabili. Per l’acquisto e l’installazione dei sistemi di filtraggio che rientrano nell’agevolazione non si possono quindi utilizzare contanti.

Per richiedere il bonus occorre inviare all’Agenzia delle Entrate la ‘Comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile’ per via telematica, tramite l’area personale o tramite intermediario.

Il modello da inviare è disponibile all’interno dell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. All’interno occorre inserire:

  • i propri dati personali,
  • l’ammontare delle spese sostenute,
  • documenti contenenti le specifiche tecniche degli apparecchi acquistati e/o dei lavori di installazione svolti.

Il modello così compilato dovrà essere inviato tra il 1° e il 28 Febbraio dell’anno successivo all’acquisto e l’installazione dei sistemi di miglioramento dell’acqua potabile. Entro 10 giorni dall’invio delle comunicazione, l’Agenzia delle Entrate comunicherà la presa in carico della domanda o il rifiuto della pratica.

 

In che modo viene rimborsato il bonus

Il bonus acqua potabile può essere utilizzato in compensazione per pagare altre imposte tramite modello F24, oppure – nel caso di persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo – nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno in cui è avvenuta la spesa e negli anni successivi finché non viene recuperata la spesa.

NB: Al contrario di altre agevolazioni per la casa come il Superbonus 110 o l’Ecobonus, il bonus acqua potabile non permette di accedere né allo scontro diretto in fattura né alla cessione del credito. 

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