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Calano i tassi sui mutui

28 mag 20215 min. di lettura
Miriam PeraniMiriam Perani

Nel testo che segue affronteremo un argomento sempre di stretta attualità per chi intende comprare casa: i tassi sui mutui. Analizzeremmo la situazione in generale anche alla luce del complicato periodo post Covid che stiamo attraversando.

Ti spiegheremo se realmente si stia verificando un calo dei tassi dei mutui e gli effetti che questo potrebbe avere nel mercato immobiliare generale. Infine parleremo del calo dei tassi in relazione alle varie tipologie di mutuo, così da poter fare ulteriore chiarezza nel caso fossi orientato a richiedere un mutuo.

Tassi in discesa: acquisti in crescita?

I tassi dei mutui sono in discesa da diverso tempo anche a causa della particolare situazione economica che il nostro paese sta sperimentando. Avrai probabilmente già avuto modo di sapere che diversamente da quanto è avvenuto negli anni passati, in questo preciso momento storico i mutui a tasso fisso o variabile sono praticamente equivalenti. Secondo alcune stime, sembra inoltre che questa tendenza non sia destinata a cambiare significativamente.

Infatti anche nel caso in cui si verificasse un aumento dei tassi, questo sarebbe davvero minimo e comunque ancora vantaggioso nel caso si intenda aprire un mutuo. Questa tendenza secondo alcune fonti potrebbe portare ad una maggiore propensione di acquisto soprattutto per quanto riguarda la prima casa.

Considera che nel nostro paese l’esigenza di acquistare casa (sia come prima casa o come investimento) rimane comunque una priorità anche in tempi di crisi, come è già accaduto in passato. La pandemia inoltre ha portato in alcuni casi a posticipare la scelta dell’acquisto di un immobile, ma non ad accantonarla; le riaperture ed una maggiore fiducia verso il futuro potrebbero portare quindi ad un’ulteriore spinta in questa direzione.

Se fino ad ora ti abbiamo parlato però del calo dei tassi sui mutui in termini generali, è importante allo stesso tempo fare alcune considerazioni sui tassi variabili e su quelli fissi.

Tasso fisso vs variabile

Come ti abbiamo già anticipato, il tasso dei mutui ed in particolar modo quello dei tassi fissi, non è mai stato così basso come in questo particolare periodo. Considera inoltre che in questo periodo è stata osservata un’anomalia impensabile alcuni anni fa; la forbice tra tasso fisso e variabile si è ristretta a tal punto da rendere la rata del mutuo fisso sostanzialmente pari a quella di un mutuo variabile.

Il motivo per il quale si è verificato questo effetto risiede nel fatto che negli ultimi anni la stragrande maggioranza dei mutui erogati (si stima intorno al 90%) siano stati quelli con tasso fisso. Questo ha fatto sì che i tassi si abbassassero notevolmente, arrivando anche alla situazione anomala di mutui variabili a tasso zero.

Ciò ha portato ad un interesse maggiore verso i mutui a tasso variabile con condizioni sostanzialmente paragonabili a quelle degli stessi prodotti a tasso fisso. Da parte delle banche non sono mancate soluzioni in questo senso con prodotti misti come ad esempio i mutui a tasso variabile con tetto massimo che prevedono non possa essere superato un tasso di interesse percentuale stabilito in partenza.

Considera che secondo le stime attuali, nonostante si prospetti un leggero aumento dei tassi di interesse sul lungo periodo, i mutui a tasso variabile non ne verranno influenzati, mentre più sensibile potrebbe essere l’effetto su quelli a tasso fisso, pur senza raggiungere gli interessi conosciuti in passato.

Mutui e surroghe

Se come ti abbiamo già detto precedentemente nel periodo post covid le richieste di mutuo hanno avuto un incremento non indifferente soprattutto grazie all’abbassamento dei tassi d’interesse degli stessi, considera che parallelamente alle nuove richieste di mutuo sono incrementate anche quelle di surroga.

I dati che emergono dall’analisi dei dati forniti da CRIF (una delle maggiori banche dati sulle informazioni creditizie) mostrano un incremento del 85% di richieste tra mutui e surroghe.

Trattandosi di surroghe non possiamo ovviamente ricavare osservazioni in merito al mercato immobiliare; tuttavia questi numeri mostrano come il calo dei tassi sui mutui prima casa e ipotecari in generale interessi una fascia di popolazione più ampia rispetto a quella attualmente alla ricerca di un immobile.

Tuttavia sempre facendo riferimento ai dati CRIF è interessante notare come le richieste di mutuo e quelle di surroga abbiano raggiunto quest’anno i livelli del 2015; da questo dato possiamo dedurre due aspetti.

In primo luogo considera che sicuramente il calo dei tassi ha favorito la propensione all’acquisto. In secondo luogo la pandemia avrebbe influenzato solo parzialmente la volontà di acquisto soprattutto da parte dei giovani come vedremo nel paragrafo successivo.

I mutui agevolati 

Un altro dato importante che emerge dall’analisi fornita da CRIF riguarda l’età media di coloro che richiedono un mutuo. La fascia di età compresa tra i 25 ed i 35 anni è quella maggiormente rappresentativa delle nuove richieste di mutuo. 

Da questo punto di vista assume quindi ancora maggiore significato la presenza dei mutui agevolati e la possibilità di ottenere degli incentivi all’acquisto soprattutto per le fasce di età più giovani. Ti rimandiamo ad un altro testo presente su questo blog per conoscere tutti i dettagli e le novità in merito.

Tassi in calo: un po’ di dati

Fino ad ora abbiamo parlato dei tassi sui mutui in calo; concludiamo quindi questo post con alcuni dati che pensiamo possano essere interessanti per farti capire meglio l’impatto che effettivamente il calo dei tassi ha avuto sul mercato.

Interessante è esaminare l’importo delle richieste dei mutui; considera che circa un terzo (29,9%) è stato relativo ad un importo medio compreso tra i cento e 150.000 euro. Significativa è anche la percentuale dei mutui compresi tra 150 e 100.000 euro, che hanno interessato una richiesta su quattro.

Considerando il dato medio l’importo è lievemente calato rispetto al 2020, ma gli ultimi dati riferiti al 2021 hanno mostrato un prezzo medio pari a circa 138.000 euro, il valore di acquisto più alto dell’ultimo anno.

Questo importo è significativo anche in riferimento agli anni passati, i quali hanno visto una crescita altalenante ma progressiva degli importi dei mutui che hanno subito un calo solo nel 2020, a causa della pandemia.

Continueremo a seguire la tendenza dei tassi e a presentarti nuove analisi in merito a questa tematica che risulta essere sempre di estrema rilevanza per chiunque sia interessato ad acquistare casa.

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