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Bonus affitti: come funziona

10 feb 20215 min. di lettura
Miriam PeraniMiriam Perani

Nel post che segue ti parleremo del bonus affitti: scoprirai cos’è, chi può richiederlo, come viene erogato e a quanto ammonta. Ti spiegheremo infine come fare per richiederlo. Iniziamo però dal capire di cosa si tratti.

Cos’è il bonus affitti?

Il bonus affitto 2021 è un’agevolazione fiscale introdotta dal Governo ed inserita nella Legge di Bilancio per far fronte alle difficoltà economiche causate dalla pandemia.

Si tratta di un contributo che potremmo definire a fondo perduto, nel senso che non è richiesta alcuna restituzione, sulla linea di quanto già in atto con i diversi bonus previsti per altri ambiti. Ma come funziona il bonus?

Come funziona

Il bonus affitti prevede che il proprietario di un immobile in affitto conceda uno sconto sul canone concordato in precedenza. Lo Stato riconosce al proprietario il 50% dello sconto erogato, che gli viene rimborsato tramite un credito di imposta.

Facciamo un esempio: un appartamento a Milano è stato affittato per 600 euro al mese. Il proprietario decide di concedere uno sconto di 100 euro al mese sul canone.

Dal momento dell’accordo, l’inquilino è tenuto a versare 500 euro al mese con un risparmio in un anno di 1.200 euro.

Il proprietario riceverà invece 600 euro, pari alla metà dello sconto applicato.

Per quanto tempo può essere utilizzato?

Il bonus affitti può avere una durata massima di dodici mesi, ma è facoltà del proprietario di concederlo per un periodo anche inferiore, a partire da un mese.

Tieni presente che in ogni caso le due parti dovranno accordarsi sullo sconto e sul periodo di applicazione, che dovrà necessariamente essere stabilito al momento della modifica del contratto di affitto, come ti spiegheremo in seguito.

I requisiti per accedere

Il bonus affitti prevede una serie di requisiti per accedere allo sconto sul canone e al rimborso, ed in particolare richiede il rispetto dei punti seguenti:

  • utilizzo dell’immobile come abitazione principale
  • collocazione in un comune ad alta tensione abitativa
  • accordo sulla riduzione del canone

Considera quindi che per richiedere il bonus affitti è necessario che l’immobile sia utilizzato esclusivamente come abitazione principale; di conseguenza sono esclusi dal beneficio fiscale tutti gli immobili non residenziali, ma anche altre tipologie di immobili residenziali, come ad esempio le seconde case o gli immobili utilizzati per gli affitti brevi.

Un secondo requisito è l’ubicazione dell’immobile, che deve trovarsi in un comune ad alta tensione abitativa, secondo l’elenco pubblicato dal Comitato Intermisteriale per la Programmazione Economica. I comuni inclusi possono essere consultati nell’elenco ufficiale del CIPE, ma tieni presente che l’elenco comprende in linea di massima tutte le grandi città e i capoluoghi di provincia, oltre ai comuni con un maggiore numero di abitanti.

Per veder riconosciuto il bonus affitto è anche necessario che il proprietario e l’affittuario siano d’accordo nella riduzione del canone, condizione che immaginerai non sia difficile da raggiungere! Quello che però è fondamentale che questo accordo si traduca in una comunicazione ufficiale all’Agenzia delle Entrate, che deve essere effettuata da parte del proprietario, come ti spiegheremo tra qualche riga.

Erogazione bonus affitto

Ti abbiamo già fatto un esempio di come si calcola il bonus; vediamo quindi a quanto ammonta e se ci sono limiti nello sconto applicabile al canone.

Il provvedimento prevede che la riduzione valida per il bonus possa essere al massimo di 200 euro al mese, con un contributo per il locatario che ammonta quindi ad un massimo di cento euro mensili.

Il contributo dura al massimo un anno: possiamo quindi concludere che il bonus massimo che è possibile richiedere è di 1.200 euro.

Per finanziare questa iniziativa sono stati stanziati 50 milioni di euro che dovrebbero essere erogati fino ad esaurimento, ma mentre scriviamo non è ancora chiaro il criterio di riconoscimento del bonus, anche se è probabile che venga seguito l’ordine di presentazione della domanda, fino ad esaurimento del fondo.

Come si richiede?

La domanda per il riconoscimento del bonus può essere presentata solo telematicamente tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Puoi inoltrarla da solo, ma per l’accesso alla domanda è necessario essere in possesso delle credenziali di accesso al sito o di un’identità digitale Spid, la stessa che puoi utilizzare anche sui portali di altri siti, come ad esempio l’INPS.

La registrazione della variazione del canone di affitto può essere inviata anche tramite un intermediario, come ad esempio un professionista del settore fiscale o un CAF, come avviene in generale con tutte le domande verso l’Agenzia.

Prima di inoltrare la richiesta, considera però che dovrai registrare la variazione del canone, aspetto che prevede la presentazione del modello RLI, denominatoRichiesta di registrazione e adempimenti successivi – Contratti di locazione e affitto di immobili”. Lo puoi trovare sul sito dell’Agenzia delle Entrate insieme alle istruzioni dettagliate per la compilazione e la presentazione.

Il modulo di variazione del canone di affitto

Il modulo è lo stesso già utilizzato in precedenza per le variazioni e prevede la compilazione di alcuni campi. Nel dettaglio dovrai compilare le sezioni che riguardano:

  • estremi del contratto già registrato
  • dati del locatore (proprietario)
  • dati del conduttore (affittuario)
  • dati dell’immobile
  • regime di tassazione
  • canone concordato per gli anni successivi

In caso di dubbi sulla compilazione è possibile consultare le istruzioni per la compilazione, che puoi scaricare nella stessa sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Considera infine che il bonus è riconosciuto solo per l’anno in corso e che nel modulo potrai quindi specificare se intendi variare nuovamente l’importo a partire dalla seconda annualità.

Non sono tuttavia escluse eventuali proroghe dei tempi di applicazione, anche considerando l’entrata in vigore effettiva ad anno ormai inoltrato.

Per tutti i dubbi in merito alla compilazione ti rimandiamo al sito dell’Agenzia delle Entrate, che potrebbe includere anche eventuali chiarimenti su quesiti già presentati in merito al bonus affitti 2021.

Continua a seguirci per gli aggiornamenti sul bonus e per le notizie più rilevanti per tutto quello che riguarda il settore immobiliare.

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