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Stato del mercato immobiliare secondo il report Nomisma

30 set 20205 min. di lettura
Fabio SalvoFabio Salvo

L’istituto di ricerca bolognese Nomisma, ha pubblicato i dati in riferimento all’andamento del mercato immobiliare durante la metà dell’anno 2020. Un periodo duro e di forte crisi a causa della pandemia del Covid19 che ha coinvolto tutti i settori, in particolare quello degli immobili.

Il 2° Rapporto sul Mercato Immobiliare di Nomisma mostra un calo pari al 18%, che in numeri si traduce da 603 mila compravendite di abitazioni a 494 mila. La preoccupazione desterebbe non pochi problemi anche per i primi mesi del prossimo anno 2021, periodo in cui si prevede un trend negativo.

I risultati del 2° Rapporto Immobiliare di Nomisma

Le previsioni sul futuro del mercato immobiliare non sono soddisfacenti. Il 2° Rapporto mostrato con i dati dell’Osservatorio stesso, ha mostrato delle ripercussioni macroeconomiche sia per le agenzie che per le famiglie, che ancora sembrerebbero inconsce sulla poca sostenibilità di spesa sia per il canone d’affitto che l’acquisto in sé.

Il trend immobiliare a Milano post Covid non è dei migliori, soprattutto a causa dei molteplici studenti fuori sede che hanno lasciato le proprie stanze per proseguire con la didattica a distanza presso la loro terra di origine (prevalentemente il Meridione).

Se da un lato ciò possa sembrare positivo, dall’altro non lo è affatto. Lo squilibrio economico sul mercato immobiliare dopo il coronavirus coinvolgerà negativamente le maggiori città di Italia, quali: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino.

Il quadro macroeconomico a livello internazionale

A mostrare i dati e il quadro macroeconomico a livello internazionale è Lucio Poma, capo economista di Nomisma. Le previsioni sul futuro della compravendita di beni immobili segna un trend negativo in tutto il mondo. Dati che mostrano incertezze su ciò che ne sarà tra un po’ di tempo.

Il rallentamento immobiliare è globale, seppur la Cina abbia dimostrato ottime capacità di riprendersi dalla situazione attuale (soprattutto post crisi del 2008) e registrando una crescita positiva, ha comunque perso 5 punti del Pil (Prodotto Interno Lordo).

Per avere un’idea sull’andamento del mercato immobiliare Lucio Poma ci ricorda di tenere sotto osservazione i prezzi del rame, oro e petrolio. Se l’elemento chimico anche noto come “oro rosso” è in diminuzione, allora questo è un puro segnale negativo. Viceversa segnerà un recupero e crescita economica.

In quanto all’oro è conosciuto come un bene di rifugio. Basti pensare che in qualsiasi momento di forte crisi economica il metallo dal color giallo cresce senza tregua. Così come è accaduto nel pieno periodo di lockdown causato dal coronavirus.

Poma ha però analizzato un comportamento ambiguo che riassumeremo nel rapporto Dow Jones/Oro. Il Covid 19 ha scatenato un meccanismo di forte avversità al rischio: mentre l’oro sale, anche il rame e il petrolio hanno registrato un trend positivo.

Una tendenza contrastante che romperebbe qualsiasi ipotesi e tradizione del “bene di rifugio”.  Ciò causerà inevitabilmente incertezze di mercato e un andamento di Borsa imprevedibile. Alla luce di quanto scritto si può affermare che l’Italia sta vivendo un forte periodo di deflazione.

L’Italia vive ufficialmente in deflazione

Il momento di pandemia da coronavirus sta creando tanti disastri a livello globale. L’Italia per esempio, è in piena deflazione. Cosa significa questo termine? Viene utilizzato quando in macroeconomia si vuole evidenziare un abbassamento complessivo dei prezzi che in temi migliori, incrementerebbe il potere d’acquisto.

Ciò che sta avvenendo nel nostro Bel Paese invece, secondo Lucio Poma è una trappola. Perché se è pur vero che i prezzi diminuiscono in tutti i settori (soprattutto quello immobiliare), i consumatori rinviano i loro acquisti in quanto sono convinti che tanto i costi saranno in discesa.

Al di là di ciò si verificherà oppure meno, il problema è legato ad uno stop complessivo dei consumi. Senza potere economico nessun settore risulterà produttivo. In un momento così difficile è quasi impossibile prevedere l’andamento immobiliare e di quello di Borsa.

Durante un’epoca così buia, il report del mercato immobiliare di Nomisma fa tirare un sospiro di sollievo perché evince l’arrivo di nuove imprese con forte spirito di innovazione composte da un team giovane brillante e risorse umane costantemente produttive.

D’altro lato c’è speranza anche per la maggior parte di famiglie italiane, che continuano a credere alla discesa dei prezzi per poter realizzare i loro sogni: l’acquisto di una nuova auto, ristrutturare la propria casa e investire sul proprio futuro (passo importante per la ripartenza immobiliare).

Il futuro del mercato immobiliare: si prenderà nel 2021?

Qualche investitore impiegare il suo capitale sugli immobili a reddito garantito, che resteranno pur sempre un rischio imprenditoriale se si legge minuziosamente il rapporto sul quadro macroeconomico dei beni immobiliari illustrato da Nomisma.

L’ente di ricerca ha valutato attentamente la situazione attuale, suddividendo le previsioni inerenti al futuro del mercato immobiliare per il 2021 in tre categorie:

  1. Base: come già mostrato nel 1° Rapporto editoriale del 2020 redatto a marzo (in pieno periodo di emergenza sanitaria per il Covid), lo scenario basic prevederà una perdita del 18% sulla compravendita dei beni immobili.
  2. Soft: in questa fase viene stimata una lieve ripresa delle transazioni perdute nell’anno precedente. Se tutto va bene le compravendite potrebbero tornare a 537 mila unità.
  3. Hard: in questo step finale nella migliore delle ipotesi, a metà anno 2020 e inizi 2021 le città con le migliori opportunità lavorative (come Milano), presenteranno un trend di deflazione più contenuto rispetto alla maggior parte delle città italiane.

Oltre al capoluogo lombardo a salvarsi dalla grave deflazione potrebbero essere città quali Padova, Firenze, Bologna, Palermo e Venezia. Un trend più drastico sarà registrato a Roma, Catania e Bari.

In via definitiva possiamo affermare che il coronavirus abbia causato tante incertezze sullo stato e andamento del mercato immobiliare, non resta che attendere e valutare in tempo reale l’andamento della Borsa e quali opportunità innovative garantiranno la ripartenza in tutti i mercati finanziari.

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