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Atto di provenienza immobile: cos’è e come richiederlo

25 mar 20229 min. di lettura
Vanessa GuerrieroVanessa Guerriero

Ecco quando serve e come ottenere l’atto di provenienza di un immobile

In questo articolo: scopriamo innanzitutto cos’è l’atto di provenienza immobiliare. Analizzeremo poi i casi in cui è richiesto e le diverse tipologie disponibili. Ti spiegheremo a chi e come richiederlo e parleremo dei costi che dovrai sostenere per ottenerlo. Risponderemo infine ai dubbi più comuni sull’atto di provenienza di un immobile.

Se stai affrontando una compravendita immobiliare o stipulando un mutuo, avrai notato tra i documenti necessari anche l’atto di provenienza immobile. Di cosa si tratta e come puoi ottenerlo? Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’atto di provenienza della tua casa.

Atto di provenienza immobile, cos’è

L’atto di provenienza immobile è un documento pubblico elaborato da un notaio o un altro pubblico ufficiale che certifica la legittimità di disposizione del diritto reale del proprietario su un determinato immobile.

Si tratta quindi del documento che ufficialmente sancisce il passaggio di una proprietà, ripercorrendo la storia della casa e dei suoi proprietari nel tempo, descrivendone anche le caratteristiche specifiche in modo estremamente dettagliato così da poter verificare la corrispondenza dell’atto con tutti gli altri documenti che ti servono per vendere una casa.

Al suo interno troviamo tre informazioni principali:

  • l’identità del soggetto che vanta il diritto di proprietà sull’immobile (in caso di più proprietari, viene indicata sul documento anche l’entità delle quote spettanti a ciascuno di essi);
  • l’origine della titolarità sull’immobile, e quindi se si tratta di piena proprietà, usufrutto, nuda proprietà o altro;
  • eventuali clausole di utilizzo del bene, come vincoli, limitazioni o altro.

Tipologie di atto di provenienza di una casa

La tipologia di atto viene riportata tramite apposita dicitura nel titolo della prima pagina. L’atto di provenienza di una casa si può presentare sostanzialmente in 3 tipologie:

  • Atto notarile, stipulato da un notaio in qualità di pubblico ufficiale a prescindere dalla tipologia di operazione immobiliare e che deve comprendere al suo interno una serie di elementi indispensabili: la natura dell’atto; il nominativo del notaio; la data di stipula; il numero di repertorio notarile; la data di trascrizione/iscrizione nei pubblici registri; il registro generale (casella) ed il registro particolare (articolo).
  • Dichiarazione di successione, nel caso di eredità rappresenta anche l’atto di provenienza e dovrà essere trascritta nei pubblici registri.
  • Sentenza giudiziale, terminata una causa per usucapione o una procedura esecutiva immobiliare, il Giudice emette una sentenza che assevera la proprietà dell’immobile. La sentenza costituisce quindi un atto di provenienza. 

Anche l’atto di donazione può costituire un atto di provenienza, ma non viene indicata tra le tipologie principali poiché presenta una serie di problematiche, soprattutto se utilizzato per accendere il mutuo.

Per saperne di più sull’atto di provenienza di un immobile ti consigliamo di leggere questo contenuto.

Solitamente le banche sono molto restie a concedere mutui su case acquisite tramite donazione. Questo perché, per 10 anni a decorrere dalla data di decesso del donatore e 20 anni dalla data della donazione, se il donante è ancora in vita, gli altri eredi possono rivalersi se ritengono di avere un diritto anche sull’immobile in questione. Trascorsi questi termini, la donazione non presenta ulteriori problemi.

Vuoi sapere quanto vale in questo momento un immobile che ti è stato donato? Chiedici come fare.

Quando serve il certificato di provenienza di un immobile?

L’atto di provenienza immobile serve principalmente in 3 circostanze:

  • Stipula di un atto di compravendita, poiché occorre verificare che il venditore sia effettivamente il proprietario, la natura di questo diritto reale (proprietà piena o nuda, usufrutto, ..), il regime (comunione o separazione) e la quota nel caso di più soggetti. Va anche verificato se siano presenti sull’immobile eventuali vincoli, servitù (attive o passive), condizioni sospensive o limitazioni.
  • Richiesta di mutuo ipotecario, poiché occorre verificare la presenza di un diritto reale valido sull’immobile da ipotecare. L’atto di provenienza servirà al notaio per effettuare queste verifiche, tramite una visura ipotecaria ventennale.
  • Certificazione ventennale per esecuzione ventennale, prevista dall’art. 567, comma 2 del Codice di Procedura Civile e che ha la finalità principale di asseverare che il bene immobile sottoposto a procedura esecutiva sia effettivamente di proprietà del debitore.

Atto di provenienza immobile: come richiederlo?

Ma come si può richiedere l’atto di provenienza di un immobile? Come visto in precedenza, l’atto di provenienza immobile è un atto pubblico depositato negli uffici dei pubblici registri. Ci sono diverse modalità per poter presentare la richiesta:

  • Recandosi allo studio notarile che ha stipulato l’atto
  • Tramite il portale Sister dell’Agenzia delle Entrate per i documenti trascritti dalla seconda metà degli anni ‘70 in poi
  • Agli sportelli degli Uffici di Pubblicità Immobiliare per i documenti trascritti nel periodo antecedente al ’74
  • Se l’atto di provenienza è una successione, il documento sarà depositato nel Registro delle Successioni, detenuto dal cancelliere del Tribunale.

Per effettuare la richiesta di accesso occorre conoscere una serie di informazioni relative all’atto di provenienza in questione:

  • La data in cui l’atto è stato elaborato
  • Il nome del notaio che ha stipulato l’atto
  • Il numero di repertorio
  • La tipologia di atto

In aggiunta, è utile ma non obbligatorio recuperare anche le seguenti informazioni:

  • La data di trascrizione/iscrizione nei pubblici registri
  • Il registro, sia generale che particolare, in cui è stato iscritto l’atto

Se non riesci a recuperare tutti i dati, potrai richiedere una visura catastale per risalire al numero di protocollo e al nome del notaio. Tramite queste informazioni potrai richiederei allo studio notarile di risalire al documento richiesto.

Se il notaio che ha stipulato non esercita più, la richiesta può essere fatta all’Archivio Distrettuale Notarile preposto o all‘Agenzia delle Entrate (Conservatoria dei Pubblici Registri Immobiliari). In tal caso ti verrà rilasciata una copia dell’atto o semplicemente le informazioni necessarie.

Se proprio reperire i dati non fosse possibile e ciò compromettesse l’acquisto, potrai sempre valutare una soluzione diversa e cercare una nuova casa!

I costi per richiedere o consultare l’atto

Il costo di una copia dell’atto di provenienza autenticato richiesto all’Archivio distrettuale notarile dipende dalle informazioni a disposizione, dal formato richiesto e dagli eventuali costi di spedizione:

Servizio Costo (€)
Richiesta singola 1
25 righe 1,50
Urgenza 3
Lettura e ispezione 10
Ricerca dell’atto 16
Marca da bollo (rilascio telematico) 16
Copia autentica 18
Copia esecutiva 27

Per evitare ritardi e ulteriori accertamenti, il consiglio è quello di richiedere sempre una copia conforme dell’atto, evitando di accettare copie non autenticate o una nota di trascrizione, che non hanno pieno valore legale. Una copia autentica in carta libera, in quattro facciate può costare 30 euro. Nel caso di richiesta allo studio notarile, sarà lo studio stesso a determinare il costo.

TAKE AWAYS ⚠️

  • Cos’è l’atto di provenienza immobiliare? Si tratta di un documento pubblico che certifica il diritto reale di proprietà su un immobile.
  • Cosa contiene l’atto? L’atto include l’identità del proprietario e le quote nel caso siano presenti più proprietarie, l’origine della titolarità sull’immobile e le clausole di utilizzo del bene.
  • Le tipologie di atto di provenienza: atto notarile, dichiarazione di successione o sentenza giudiziale
  • A cosa serve: è necessario per la stipula di una compravendita o per la richiesta di mutuo ipotecario
  • Come si richiede: può essere richiesto presso uno studio notarile, tramite il portale Sister dell’Agenzia delle Entrate, agli Uffici di Pubblicità Immobiliare o al Registro delle Successioni.

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