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Certificato di Conformità Degli Impianti: Cos’è e Quando Serve

23 mag 20226 min. di lettura
Vanessa GuerrieroVanessa Guerriero

Devi vendere casa e non sai se i tuoi impianti sono a norma? Scopri tutto quello che c’è da sapere sul certificato di conformità degli impianti.

Innanzitutto la dichiarazione di conformità degli impianti (anche detta DiCo) è il documento che certifica la corretta realizzazione di un impianto all’interno di un immobile, ovvero che l’impianto sia stato costruito rispettando le specifiche stabilite dal DM 37/08 da parte di un’impresa iscritta al registro delle imprese o all’albo artigiani.

Il proprietario di un immobile che necessita di un intervento sugli impianti deve affidare l’incarico ad un’ impresa abilitata ai sensi del DM 37/08, registrata alla Camera di Commercio e dotata di tutti i requisiti previsti per realizzare quello specifico impianto.

Il certificato di conformità dell’impianto deve essere rilasciato dall’impresa installatrice ogni volta che termina l’installazione di un nuovo impianto (in una nuova costruzione o a seguito dell’integrale rifacimento di un impianto esistente) e deve essere depositato presso lo sportello unico dell’edilizia del Comune, insieme al progetto, entro 30 giorni.

In seguito alla conclusione dei lavori, il proprietario ha la responsabilità di mantenere in efficienza l’impianto seguendo le istruzioni d’uso e manutenzione rilasciate dall’impresa, che rimane comunque responsabile della sicurezza e funzionalità dell’impianto.

 

Quando è obbligatoria la dichiarazione di conformità

La dichiarazione di conformità è obbligatoria per tutti i tipi di immobili e per tutti i tipi di impianti installati dopo il 27/03/2008:

  • Elettrici
  • Automazione di porte, barriere e cancelli
  • Radiotelevisivi, antenne e impianti elettronici in generale
  • Riscaldamento, condizionamento e climatizzazione
  • Idrico sanitari
  • Distribuzione di gas di qualsiasi tipo
  • Protezione antincendio
  • Fotovoltaici
  • Sollevamento (ascensori, montacarichi, scale mobili…)
  • Protezione delle scariche atmosferiche
  • Evacuazioni fumi (canna fumaria)

Lo scopo del documento è quello di garantire la sicurezza domestica, scongiurando soprattutto il rischio di incidenti domestici.

 

Conformità impianti installati prima del 27/03/2008

Gli impianti realizzati prima dell’ entrata in vigore del DM 37/2008 (27 Marzo 2008) si considerano a norma se realizzati in conformità alle disposizioni dell’epoca. In particolare:

  1. Prima del 1990, gli impianti installati prima del 1990 sono considerati a norma senza prevedere un certificato di conformità se sono dotati di sezionamento   e   protezione   contro  le  sovracorrenti  posti all’origine  dell’impianto; protezione contro i contatti diretti, protezione contro   i  contatti  indiretti  o  protezione  con interruttore differenziale
  2. Tra il 1990 e il 27/03/2008, per gli impianti installati tra il 1990 e il 27/03/2008 la certificazione DiCo può essere sostituita dalla Dichiarazione di rispondenza (DiRi), rilasciata dall’installatore ai sensi della Legge 46/90.

 

Quando viene rilasciato il certificato di conformità degli impianti?

Come visto in precedenza, il rilascio del certificato di conformità degli impianti è obbligatorio per tutti gli immobili in cui sia stato realizzato o sostituito integralmente un impianto. La sua funzione è quella di tutelare il committente dei lavori di modifica o di installazione degli impianti, garantendo che l’impresa installatrice abbia operato seguendo le indicazioni del progetto e le norme tecniche, utilizzando materiali idonei e lavorando in maniera conforme alla regola d’arte.

In particolare, la DiCo viene rilasciata quando si procede con:

  • la modifica o la sostituzione di un impianto o della sua potenza;
  • l’installazione di un nuovo impianto elettrico;
  • la ristrutturazione dell’appartamento riguardante anche l’impianto elettrico;
  • la modifica della destinazione d’uso dell’immobile (ad esempio da abitazione a locale commerciale); 
  • l’allacciamento di nuove utenze.

 

Quando ti serve la DiCO

Per quanto riguarda l’obbligo di presentazione della DiCo in caso di operazioni immobiliari, sappi che il certificato di conformità degli impianti non deve essere più necessariamente allegato al rogito, ma  al fine di evitare contestazioni da parte dell’acquirente è opportuno specificare nell’atto se l’impianto è “a norma” e è dotato di DisCo o DiRi. La stessa documentazione deve essere consegnata anche in caso di locazione, comodato o qualunque altro genere di utilizzo  anche se le parti possono accordarsi per derogare questo obbligo.

La DiCo ti serve obbligatoriamente quando:

  • devi richiedere il certificato di agibilità dell’immobile
  • fai richiesta di bonus o incentivi
  • richiesto da un regolamento comunale o altre variabili circostanze
  • devi allacciare nuove utenze
  • Richiesto dai Vigili del Fuoco per gli adempimenti sulla Prevenzione Incendi

 

Come si presenta il certificato di conformità degli impianti?

Il certificato di conformità impianti viene redatto sulla base di un modello, che contiene contiene una serie di dati obbligatori quali:

  • i dati del proprietario dell’immobile;
  • i dati dell’impresa committente;
  • il tipo d’impianto realizzato;
  • i dati del tecnico responsabile della corretta esecuzione dell’impianto in corrispondenza alle normative vigenti;
  • i dati sull’ubicazione dell’impianto ed i materiali utilizzati per la sua realizzazione.

Inoltre, al certificato di conformità impianti devono essere allegati, pena la nullità dello stesso, i seguenti documenti: 

  • il progetto o lo schema dell’impianto (a seconda delle caratteristiche dell’immobile o dell’impianto);
  • l’elenco dei materiali utilizzati;
  • le eventuali dichiarazioni di conformità precedenti o parziali;
  • il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio della ditta.

Se l’intervento riguarda un impianto esistente, il certificato dovrà riguardare solo alla parte modificata, tenendo però conto anche della funzionalità e della sicurezza della totalità dell’impianto. La dichiarazione deve essere redatta in diverse copie, due quali vanno firmate dal committente per ricevuta, e una di queste deve essere presentata dall’installatore allo Sportello Unico dell’Edilizia del comune in cui è ubicato l’impianto.

NB: Il mancato rilascio della certificazione degli impianti comporta una sanzione amministrativa che va dai 1000 ai 10 mila euro.

 

DiCo e Progetto dell’impianto a firma di un tecnico

Nel paragrafo precedente abbiamo visto che in certi casi tra gli allegati obbligatori della DiCo troviamo il progetto dell’impianto. Il progetto a firma di un tecnico abilitato (architetto o ingegnere) è obbligatorio per le seguenti tipologie di impianto:

  • Elettrico, in unità immobiliari residenziali superiori a 400 mq o con potenza maggiore di 6 kw
  • Climatizzazione e gas, aventi canne collettive ramificate
  • Climatizzazione, aventi una potenzialità frigorifera di 46 kw
  • Gas, aventi portata termica superiore a 50 kw

NB: per i lavori all’impianto idrico sanitario non è obbligatorio il progetto a firma di un tecnico ma comunque l’impresa installatrice deve produrre uno schema generico con indicati gli elementi principali.

 

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