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Come Cambia il Canone Concordato a Roma nel 2019?

5 mar 20196 min. di lettura
Diana della SpinaDiana della Spina

Roma è una delle città dove il costo degli affitti è ormai alle stelle da anni, e non accetta a diminuire malgrado la crisi immobiliare. Per questo motivo, tanti appartamenti restano vuoti. Anziché abitare nella Capitale molte persone preferiscono cercare casa in periferia, malgrado i disagi che questa scelta può comportare.

Per cercare di porre rimedio a questa situazione, nel 1998 è intervenuta la Legge n. 431 “Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili ad uso abitativo”, che ha introdotto i contratti di locazione a canone concordato. Grazie a questa formula, il canone di locazione degli immobili ad uso abitativo è stabilito mediante accordi territoriali stipulati tra le associazioni degli inquilini, e le organizzazioni che rappresentano i proprietari.

Anche Roma è tra le città italiane ad aver introdotto i contratti a canone concordato. L’accordo territoriale di Roma però è stato siglato ormai quindici anni fa, nel 2004. Cosa è successo nel frattempo? Lo scorso novembre l’ Assessorato Patrimonio e Politiche Abitative di Roma Capitale ha convocato le associazioni degli inquilini e dei proprietari, per aggiornare l’accordo del 2004, variando leggermente i canoni di locazione minimi e massimi per i contratti di locazione ad uso abitativo, ma anche per i contratti di locazione transitori e per gli studenti universitari.

L’incontro che si è tenuto a novembre 2018 è stato un incontro preliminare, e per il momento il nuovo accordo territoriale per il 2019 non è stato ancora concluso. Questa situazione provoca un po’ di incertezza in tanti proprietari ed inquilini. L’accordo territoriale per il canone concordato a Roma potrebbe essere concluso entro il 2019, ma la sua stipula potrebbe anche slittare al 2020. Cosa succede nel frattempo?

Quando Scade l’Accordo Territoriale di Roma per il Canone Concordato?

In genere gli accordi territoriali contengono una clausola che stabilisce la loro durata in vigore. L’accordo territoriale di Roma però è diverso dagli altri, e non indica per quanto tempo resterà in vigore.

Questo non significa che l’accordo sia “scaduto”. Anche se l’accordo territoriale del 2019 per il canone concordato non esiste ancora, il vecchio accordo territoriale continua ad applicarsi. Noi di Gromia continueremo a controllare il sito ufficiale del Comune di Roma Capitale, e non appena il nuovo accordo sarà stipulato ti forniremo tutte le informazioni.

Nel frattempo, se vuoi utilizzare la formula del canone concordato per concedere il tuo appartamento in affitto, ti illustriamo tutte le regole che dovrai seguire anche nel 2019.

I Contratti a Canone Concordato a Roma nel 2019: Le Tipologie di Immobile

Per tutto il 2019, i contratti a canone concordato a Roma possono essere stipulati per le seguenti tipologie di immobile:

  • tutti gli immobili ad uso abitativo
  • parti di un immobile, quali ad esempio una stanza in un appartamento condiviso da più persone

L’affitto a canone concordato può essere scelto per i contratti 3 + 2, ma anche per i contratti di affitto stipulati con studenti, o per i contratti transitori. Non è possibile affittare locali commerciali mediante il canone concordato.

L’accordo territoriale è valido solo per gli immobili che si trovano entro il territorio del Comune di Roma.

Chi cerca casa a Roma spesso si rende conto che, malgrado il canone concordato, affittare un appartamento costa troppo. Anche chi ha un buon livello di reddito quindi non può permettersi di abitare nella Capitale, e non ha altra scelta che spostarsi in periferia.

Il risultato è stato un aumento dei canoni di locazione anche nei comuni limitrofi a Roma. Per questo motivo, anche questi comuni hanno stipulato accordi territoriali. Attualmente, accordi sono in vigore nei comuni di:

  • Albano Laziale
  • Anguillara Sabazia
  • Anzio
  • Ciampino
  • Civitavecchia
  • Colonna
  • Formello
  • Frascati
  • Grottaferrata
  • Guidonia
  • Marcellina
  • Marino
  • Monterotondo
  • Palombara Sabina
  • Valmontone

Tutti questi accordi sono pubblicati sul sito del SUNIA. Per loro vale la stessa regola dell’accordo territoriale di Roma. Indipendentemente dalla data di validità dell’accordo, continuano ad applicarsi per tutto il 2019, e fino all’adozione di un nuovo accordo.

Chi Stabilisce il Canone Concordato a Roma nel 2019?

I livelli del canone concordato a Roma sono stati decisi di comune accordo dalle associazioni maggiormente rappresentative della proprietà e degli inquilini. Per la proprietà, le associazioni sono UPPI, CONFAPPI, ARPE, ASPPI, ed APPC. Per gli inquilini, le associazioni sono SUNIA, UNIAT, l’Unione Inquilini, ANIA ed infine FederCasa.

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Come è Stato Ripartito il Territorio Comunale a Roma?

Il territorio del Comune di Roma è stato ripartito in 165 zone, che sono poi state divise in 3 sub-zone. Come in altre città, per ciascuna zona e sub-zona sono state definite le fasce minime e massime del canone di locazione.

I livelli del canone di locazione tengono conto non solo della zona e della sotto-zona di ubicazione dell’immobile, ma anche della sua superficie in metri quadri, degli impianti e dello stato dell’immobile, e delle sue caratteristiche funzionali.

Come Faccio a Sapere Quali sono le Zone Territoriali a Roma?

L’accordo territoriale di Roma contiene solo un elenco delle zone territoriali. Questo elenco non consente di conoscere i confini esatti di ciascuna micro-zona, quindi hai bisogno delle mappe territoriali. Le mappe territoriali per Roma non sono pubblicate su internet.

Per consultarle dovrai rivolgerti ad una delle associazioni dei sindacati o degli inquilini. Però considera che tutti i Comuni sono obbligati ad indicare il confine delle micro-zone. Quindi tranne che per i casi in cui l’appartamento si trova al confine tra due zone, determinare la micro-zona di appartenenza è possibile.

Quali Criteri Sono Stati Usati per Determinare i Livelli del Canone Concordato?

Il Comune di Roma ha determinato le fasce di oscillazione del canone di locazione sulla base di un alloggio “normale”. Secondo l’accordo territoriale, un alloggio normale è un alloggio allacciato alla rete di erogazione del gas, alla rete idrica, ed alla rete fognaria. L’alloggio deve essere dotato di un impianto di riscaldamento, ed essere in buono stato di manutenzione.

I livelli del canone di locazione però possono variare anche in base ad altri parametri quali:

  • la vicinanza ai mezzi di trasporto, ai servizi ed alle scuole
  • l’esposizione dell’appartamento
  • la collocazione dell’appartamento al piano seminterrato
  • l’assenza di un ascensore nello stabile.

Il Comune ha anche pubblicato una serie di criteri che permettono di collocare l’appartamento nella sub-fascia massima. Quindi se il tuo appartamento possiede sei di questi criteri, potrai chiedere il livello massimo del canone concordato:

  • Posto auto
  • Cortile d’uso comune, storico o attrezzato a verde
  • Cantina
  • Terrazza o balcone
  • Area verde di pertinenza
  • Impianto di condizionamento
  • Impianto sportivo di pertinenza
  • Doppi servizi
  • Porta blindata
  • Doppi vetri
  • Giardino ad uso esclusivo con superficie di 80 mq. o oltre
  • Stabile o unità immobiliare ultimati o completamente ristrutturati negli ultimi 10 anni
  • Sistema di sicurezza o sistema di allarme
  • Cucina abitabile con finestra
  • Citofono o Videocitofono
  • Antenna centralizzata o impianto satellitare
  • Riscaldamento autonomo
  • Palazzina non superiore a quattro piani, con un massimo di tre appartamenti al piano
  • Strutture di superamento di barriere architettoniche

Come Faccio a Calcolare il Canone Concordato a Roma per il 2019?

Calcolare il canone concordato a Roma è abbastanza laborioso. E’ necessario conoscere bene l’accordo territoriale, e saper individuare la sub-fascia dell’appartamento in maniera corretta. Il Comune di Roma ha messo a disposizione di tutti i cittadini un modulo per il calcolo del canone concordato, valido anche per il 2019, che trovi qui.

Il nostro consiglio però è di chiedere l’assistenza di uno dei sindacati degli inquilini, o anche dei proprietari, per evitare di commettere errori, ed anche per ottenere informazioni sull’eventuale adozione di un nuovo accordo territoriale per il 2019.

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