Bonus Edilizi 2025: quali sono quelli disponibili e le ultime novità
Da qualche anno a questa parte, uno degli argomenti più dibattuti in ambito immobiliare è la questione dei bonus edilizi per le ristrutturazioni di vario genere, le cui leggi vengono modificate di continuo persino nel corso dello stesso anno. Ti sarà già capitato di imbatterti in notizie che parlano di drastici cambiamenti per quanto riguarda i bonus edilizi; in questa guida ti spiegheremo quali siano quelli di cui potresti usufruire e ti illustreremo le ultime novità, inclusa la situazione del Superbonus, aggiornate al 2025, con particolare riferimento ai chiarimenti della Circolare n. 8/E del 19 giugno 2025 dell’Agenzia delle Entrate
In questo articolo:
Bonus edilizi 2025: ecco le novità
Fin da quando sono stati introdotti, i bonus edilizi hanno rappresentato un’occasione per molti cittadini, oltre che un’opportunità di lavoro per le imprese di costruzione (e per l’indotto). Tuttavia, questi incentivi sono stati oggetto di molti cambiamenti normativi, soprattutto per apportare correzioni ai punti deboli che si sono rivelati man mano.
Una delle principali novità consolidate è l’eliminazione dello sconto in fattura e della cessione del credito per la maggior parte dei bonus, con la detrazione fiscale diretta che diventa la modalità ordinaria di fruizione. Questo significa che le detrazioni ti verranno riaccreditate nel corso degli anni, generalmente in 10 quote annuali di pari importo. Tale modifica chiaramente non si applica nel caso in cui tu avessi iniziato i lavori prima delle specifiche date di entrata in vigore dei decreti che hanno abolito queste opzioni, con alcune eccezioni residuali per il Superbonus.
Per quanto riguarda le opere di ristrutturazione che superano l’importo totale di 516.000 euro, resta valido l’obbligo della certificazione SOA da parte delle imprese che eseguono i lavori. Si tratta di un’attestazione che prova la loro capacità di eseguire quel tipo di opere, secondo i criteri previsti dalla legge.
Importanti esclusioni dal 2025: A partire dal 1° gennaio 2025, gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie singole alimentate a combustibili fossili sono esclusi sia dall’Ecobonus che dal Bonus Ristrutturazione, in linea con le nuove direttive europee. Restano invece incentivati microcogeneratori (anche fossili), generatori a biomassa, pompe di calore ad assorbimento a gas e sistemi ibridi.
Di seguito tratteremo più nel dettaglio i bonus edilizi che restano ancora validi per il 2025 e ai quali potrai accedere, con le novità introdotte per ciascuno.
Bonus ristrutturazione
Il Bonus Ristrutturazione è probabilmente uno dei più conosciuti, perché la sua introduzione risale al lontano 2012 e riguarda sostanzialmente tutti i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia nei condomini, sia negli edifici singoli.
Come per altre agevolazioni statali, anche il Bonus Ristrutturazione 2025 ha subito numerose modifiche nel corso degli anni e ad oggi, la detrazione fiscale è fissata al 50% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025 se si tratta di interventi su abitazioni principali, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro (detrazione massima 48.000 euro). Per gli interventi su seconde case, la detrazione è al 36% sempre su un limite massimo di 96.000 euro.
A partire dal 1° gennaio 2026 e fino al 31 dicembre 2027, la detrazione scenderà al 36% per le abitazioni principali e al 30% per le altre abitazioni.
La detrazione viene suddivisa in 10 quote annuali identiche. Considera inoltre che molte opere che rientrano nel bonus ristrutturazione, sono comuni ad altri incentivi, come quelli che riguardano la riqualificazione energetica: in questo caso, ricorda che puoi fare domanda solo per un bonus, perché le detrazioni non sono cumulative.
Bonus mobili ed elettrodomestici
Il Bonus Mobili è un altro degli incentivi riconfermati e, stando alle normative attuali, si estende fino a tutto il 2025, per acquistare mobili nuovi ed elettrodomestici ad alto risparmio energetico.
Come per gli anni precedenti, però, restano valide determinate clausole per poterne fare domanda. Prima di tutto potrai usufruire del bonus solo se gli acquisti riguarderanno un immobile in corso di ristrutturazione, che dovrà essere cominciata prima della data di acquisto dei mobili e degli elettrodomestici e dovrà cadere nello stesso anno.
Inoltre, ci sono delle restrizioni che riguardano anche la classe energetica degli elettrodomestici, che dovrà essere almeno A per i forni, E per le lavatrici, le asciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori.
Per il 2025, l’importo massimo di spesa detraibile è di 5.000 euro, su cui si applica la detrazione del 50%. La detrazione verrà riaccreditata in 10 quote annuali.
Bonus abbattimento barriere architettoniche
È stato riconfermato anche il Bonus Abbattimento Barriere Architettoniche, che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2025. Si rivolge a tutti coloro che intraprendono dei lavori di ristrutturazione per eliminare o sistemare delle strutture che impediscano lo spostamento delle persone con disabilità motoria. In questa categoria rientrano, per esempio, l’installazione di ascensori nelle palazzine oppure la costruzione di rampe per consentire l’accesso ai disabili motori negli edifici.
Come per l’anno precedente, rimane la detrazione d’imposta al 75% per gli aventi diritto, con una ripartizione in 5 quote annuali di pari valore. L’importo massimo della detrazione varia dai 30.000 euro ai 50.000 euro, a seconda del tipo di edificio a cui sono destinati i lavori (se case unifamiliari oppure condomini con più unità immobiliari).
Ecobonus e Sismabonus
Buone notizie anche sui fronti di Ecobonus e Sismabonus, entrambi prorogati fino al 31 dicembre 2027 e senza particolari cambiamenti in termini di percentuali di detrazione.
In particolare, ti ricordiamo che il primo riguarda i lavori di efficientamento energetico in strutture già esistenti, ma con delle sostanziali differenze rispetto al Superbonus:
- La percentuale di detrazione varia dal 50% al 65%, in base al tipo di lavori da realizzare, fino a raggiungere il 75%per quelli effettuati nei condomini.
- Le detrazioni vengono recuperate nell’arco di 10 anni.
- Le opere che rientrano nell’Ecobonus sono numerose e non risentono di particolari restrizioni.
- Attenzione: a partire dal 2025 sono esclusi gli interventi di sostituzione degli impianti di riscaldamento invernale con caldaie singole alimentate a combustibili fossili.
Il Sismabonus, invece, come suggerisce lo stesso nome, si riferisce ai lavori che riguardano un immobile ubicato in una zona ad alto rischio sismico. Prevede una detrazione massima dell’85%, per un importo di spesa non superiore ai 96.000 euro.
Non solo, se deciderai di acquistare da un’impresa costruttrice una casa che è stata demolita e ricostruita per migliorare la sua sicurezza sismica, la detrazione può arrivare fino all’85% in base alla riduzione delle classi di rischio. Per gli interventi in territori colpiti da eventi sismici, la detrazione può arrivare fino al 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025.
Cosa è successo al Superbonus?
L’incentivo che nel corso degli ultimi anni è stato maggiormente oggetto di discussione e modifiche è proprio il Superbonus 110%, nato per agevolare gli interventi di riqualificazione energetica.
Benché abbia subito drastiche riduzioni, risulta confermato fino al 31 dicembre 2025, ma con delle modifiche sostanziali rispetto alla formulazione precedente:
- La detrazione fiscale scende al 70% per le spese sostenute nel 2024.
- Scende ulteriormente al 65% per le spese sostenute nel 2025.
- La detrazione verrà restituita in 10 anni.
- Per le spese del 2025, le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito sono generalmente non più disponibili, con la fruizione della detrazione che avviene direttamente in dichiarazione dei redditi. Fanno eccezione solo le situazioni in cui, alla data del 15 ottobre 2024, sia già stata presentata la CILA-S (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata Superbonus) per i condomini o il titolo abilitativo per la demolizione e ricostruzione.
- I requisiti specifici per le case unifamiliari (come l’essere prima casa e il reddito ISEE di 15.000 euro aumentato dell’indice familiare), validi per il 90% nel 2023, non sono applicabili per il 2025. Le aliquote ridotte si applicano principalmente a condomini, edifici con 2-4 unità immobiliari, ONLUS, ADV e APS.
- Eccezione per le zone sismiche: Il 110% è mantenuto fino al 31 dicembre 2025 per gli interventi in territori colpiti da eventi sismici.
Bonus edilizi 2025: Superbonus e lavori in corso
Se lo stato d’avanzamento lavori (SAL) al 30% è stato presentato entro il 30 settembre 2022, si aveva ancora diritto alla detrazione 110% (con la possibilità di cedere il credito fino ad un massimo di cinque volte, se ancora consentito dalle normative specifiche del periodo). Diversamente, la regola da seguire sarà quella relativa alla nuova normativa del 65% per il 2025, senza cessione del credito o sconto in fattura.
Per quanto riguarda i tipi di lavori inclusi nel Superbonus, restano invariati rispetto agli anni precedenti. Pertanto, si parla di ristrutturazione degli impianti in favore di sistemi a basso impatto ambientale, come fotovoltaici, pompe di calore e riscaldamento a pavimento. Da questo punto di vista, non dovrai quindi preoccuparti dei lavori inclusi nel bonus: ciò che cambia, come anticipato, sono le percentuali e le modalità di rimborso.
In conclusione, i bonus edilizi per il 2025 presentano continuità per alcuni incentivi storici, ma con significative restrizioni sulle modalità di fruizione (addio a sconto in fattura e cessione del credito) e un progressivo ridimensionamento del Superbonus.
Conclusioni
Il 2025 segna una fase di consolidamento e razionalizzazione per i bonus edilizi. La principale novità è la quasi totale eliminazione di sconto in fattura e cessione del credito, rendendo la detrazione diretta in dichiarazione dei redditi(spalmata su 10 anni) la modalità standard di recupero.
Molti bonus “storici” come Ristrutturazione, Ecobonus, Sismabonus, Mobili e Barriere Architettoniche sono confermati, con proroghe significative e percentuali stabili. Tuttavia, attenzione al Superbonus, che continua il suo ridimensionamento con aliquote in calo (65% nel 2025).
Incentivi come il Bonus Verde e il Bonus Casa Green non sono stati rifinanziati per il 2025, indicando una selezione più mirata degli interventi agevolabili.
In sintesi, il 2025 richiede maggiore pianificazione finanziaria e un’attenta verifica delle normative per massimizzare i benefici.
Take Aways
- Addio Sconto in Fattura e Cessione Credito (Quasi Totale): Dimentica la liquidità immediata. Dal 2025, la norma è la detrazione fiscale diretta in dichiarazione dei redditi, spalmata su 10 anni per la maggior parte dei bonus. Fai bene i tuoi calcoli finanziari prima di iniziare i lavori.
- Vantaggi Maggiorati per la Prima Casa: Se ristrutturi, efficienti energeticamente o metti in sicurezza sismicamente la tua abitazione principale, le detrazioni salgono al 50% per il 2025 (e al 36% per il 2026-2027) per i bonus “classici” come Ristrutturazione, Ecobonus e Sismabonus. Un bel vantaggio in più!
- Superbonus al Capolinea (o Quasi): La percentuale del Superbonus si riduce ancora, arrivando al 65% per il 2025. Le eccezioni per cessione del credito e sconto in fattura sono davvero minime e legate a scadenze molto strette (entro il 15 ottobre 2024 per alcune condizioni). Non puntarci troppo, a meno che non rientri in casistiche specifiche.
- Priorità all’Eco-Sostenibilità (ma con paletti): Vengono incentivati i sistemi di riscaldamento più green (pompe di calore, biomasse, ecc.). Attenzione però: dal 2025, le vecchie caldaie a condensazione a combustibili fossili non godono più di incentivi. Se avevi in mente di sostituirla, meglio optare per soluzioni più sostenibili.
- Verifica Obbligatoria: Con tutti questi cambiamenti, e l’eliminazione di bonus come il Verde e Casa Green, è più che mai fondamentale consultare le ultime circolari dell’Agenzia delle Entrate (come la recente n. 8/E del 19 giugno 2025) o un professionista prima di avviare qualsiasi progetto. Le regole sono complesse e in continua evoluzione.
FAQ
1. Posso ancora richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito per i bonus edilizi nel 2025?
No, in linea generale non è più possibile. Per la stragrande maggioranza dei bonus edilizi, a partire dal 2023 e confermato per il 2025, l’unica modalità di fruizione è la detrazione fiscale diretta in dichiarazione dei redditi. Questo significa che recupererai l’importo detraibile in quote annuali (solitamente 10) sull’IRPEF dovuta. Fanno eccezione alcune casistiche residuali e molto specifiche legate a lavori già avviati o con determinate pratiche presentate entro scadenze precise (es. Superbonus con CILA-S presentata entro il 15 ottobre 2024 per condomini).
2. Quali bonus offrono detrazioni più alte per la mia “prima casa” nel 2025?
Nel 2025, se realizzi interventi sulla tua abitazione principale (o sull’abitazione principale di un tuo familiare stretto), potrai beneficiare di detrazioni maggiorate per alcuni bonus “classici”:
- Bonus Ristrutturazione: La detrazione sale al 50% (anziché il 36% ordinario) per le spese sostenute nel 2025, su un limite massimo di spesa di 96.000 euro.
- Ecobonus: La detrazione è al 50% (anziché le percentuali ordinarie che vanno dal 50% al 65%) per le spese sostenute nel 2025.
- Sismabonus: Anche per questo bonus, la detrazione è al 50% per le spese sostenute nel 2025, sempre su un limite massimo di 96.000 euro.
Queste aliquote maggiorate si applicano anche agli interventi sulle pertinenze della tua prima casa e sono state chiarite dalla Circolare n. 8/E del 19 giugno 2025 dell’Agenzia delle Entrate.
3. Posso ancora incentivare la sostituzione della mia vecchia caldaia a condensazione con un’altra uguale nel 2025?
No, a partire dal 1° gennaio 2025 non è più possibile. In linea con la Direttiva UE 2024/1275, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e generatori d’aria calda a condensazione alimentati a combustibili fossili non godranno più di incentivi (Ecobonus o Bonus Ristrutturazione). Vengono invece promosse soluzioni più ecologiche come pompe di calore, generatori a biomassa e sistemi ibridi. Le spese per questi interventi sostenute fino al 31 dicembre 2024 rimangono comunque detraibili, anche se i lavori terminano nel 2025.
4. Il Bonus Verde o il Bonus Casa Green sono ancora attivi nel 2025?
No, purtroppo entrambi questi bonus non sono stati rifinanziati per il 2025.
- Il Bonus Verde, che agevolava la sistemazione di giardini e aree verdi, non è più disponibile per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2025.
- Il Bonus Casa Green, che prevedeva una detrazione IVA del 50% sull’acquisto di immobili di classe energetica A o B direttamente dalle imprese costruttrici, non è stato rinnovato per il 2025.