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Superbonus ristrutturazione 110%: una guida pratica su come ottenerlo

2 ott 20206 min. di lettura
Miriam PeraniMiriam Perani

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Da ormai alcuni mesi stai sentendo parlare del superbonus ristrutturazione 110% e molto probabilmente ti sarai già informato delle possibilità date da questo bonus fiscale. Ne abbiamo parlato anche noi in un articolo del nostro blog, che ti invitiamo a leggere qui se magari te lo fossi perso (La guida completa al Bonus Casa 2020).

Quello di cui vogliamo occuparci oggi è però come puoi ottenere il bonus: eccoti quindi una guida pratica che ti aiuterà nella richiesta e ad orientarti al meglio in questa tematica fiscale, interessante per chiunque abbia una casa di proprietà.

Chi può richiedere il superbonus ristrutturazione 110%?

Iniziamo dalle definire chi può richiedere il super bonus ristrutturazione. Poi usufruirne se rientri in una di queste categorie:

  • persone fisiche
  • condomini
  • cooperative di abitazione

Possono inoltre accedere al bonus alcune associazioni che non riguardano però il privato proprietario come gli Istituti Autonomi Case Popolari, le Onlus e le società e le associazioni sportive dilettantistiche.

Per quanto riguarda le persone fisiche la possibilità di accesso all’agevolazione è valida solo se l’immobile non rientra negli utilizzi di attività di impresa artistica o professionale.

Il bonus può essere richiesto anche qualora l’immobile sia situato in un contesto condominiale; in questo caso se l’intervento riguarda le parti comuni del condominio l’agevolazione sarà dovuta con una quota proporzionale ai millesimi posseduti.

In altre parole potrai richiedere l’agevolazione insieme agli altri condomini, ma solo per la parte di tua competenza. In questo caso la spesa può essere oggetto di detrazione anche per coloro che esercitano un’attività professionale o sono titolari di un reddito di impresa.

Nell’ambito di un intervento condominiale potrai inoltre effettuare delle ristrutturazioni o migliorie in chiave di efficientamento energetico anche per le parti di tua competenza esclusiva; in altre parole potrai aggiungere al bonus anche gli interventi effettuati all’interno del tua appartamento.

Casi particolari

Anche se fino ad ora abbiamo fatto riferimento alle persone che hanno diritto a richiedere il super bonus ristrutturazione parlando solo dei proprietari, è bene che tu sappia che non solo il proprietario può accedere a questo tipo di agevolazione fiscale.

Infatti il bonus è esteso anche ai familiari conviventi del proprietario degli immobili e anche a chiunque detenga l’immobile stesso a qualsiasi titolo, purché dimostrabile.

Facciamo un esempio: nel caso in cui tu abbia affittato un appartamento per un lungo periodo, l’inquilino che decide di farsi carico delle spese di ristrutturazione potrà usufruire del bonus nonostante la casa non sia intestata a lui.

In questo caso è necessario poter dimostrare la legittimità della detenzione dell’immobile al momento dell’avvio dei lavori o quando sono state sostenute le spese. Qualsiasi tipo di intervento deve essere però concordato con il proprietario dell’abitazione.

Come pagare gli interventi

Un altro aspetto fondamentale da conoscere per poter ottenere il bonus stabilito dal Decreto Rilancio del 13 maggio 2020 riguarda la modalità di pagamento degli interventi.

Considera che è necessario che il pagamento venga effettuato con un sistema di pagamento tracciabile; in particolare sono ammessi i pagamenti con bonifico o con carta di credito, mentre sono escluse altre forme di pagamento come ad esempio l’utilizzo del contante o degli assegni.

I certificati necessari

La tracciabilità del pagamento non è però l’unica condizione necessaria per l’ottenimento del bonus; per ottenere il riconoscimento di questa agevolazione fiscale dovrai infatti richiedere l’emissione di un visto di conformità, cioè di un documento che attesti la presenza dei requisiti che ti consentono di usufruire di questa detrazione di imposta.

Il visto di conformità può essere rilasciato da tutti i soggetti che si occupano della trasmissione delle dichiarazioni in via del telematica, come i centri di assistenza fiscale (CAF), i commercialisti o i consulenti del lavoro abilitati a questo tipo di comunicazioni con l’Agenzia delle Entrate.

Al momento della richiesta del visto di conformità chi si incarica della trasmissione richiede al cliente la presenza delle documentazione necessaria.

Dovrai quindi accertarti di essere in possesso delle asseverazioni e delle attestazioni, distinte secondo questi due casi:

  • Interventi antisismici: il progettista, il direttore dei lavori o del collaudo possono rilasciare un’asseverazione relativa all’intervento a cui va aggiunta la documentazione che attesti la corrispondenza tra la spesa che hai sostenuto e l’intervento stesso
  • Interventi efficientamento energetico: in questo caso l’asseverazione è emessa da un tecnico abilitato all’emissione di questo documento per dimostrare che quanto realizzato risponda ai requisiti tecnici previsti dal decreto.

Per semplificare: tu non dovrai fare nulla di particolare se non accertarti che i professionisti che hai incaricato della progettazione ed esecuzione di questo tipo di lavoro siano in grado di presentare la documentazione necessaria.

Ti consigliamo di verificare prima del completamento dei lavori (o se possibile dell’inizio degli stessi) la corretta emissione e predisposizione dei documenti necessari. Anche se potrebbe apparirti complicato, considera che un professionista del settore sarà certamente informato in merito a tutti gli adempimenti necessari per il rispetto dei requisiti per l’ottenimento del super bonus.

La trasmissione dei documenti: quali inviare e a chi?

Come ti abbiamo anticipato nel paragrafo precedente, una volta ottenuta tutta la documentazione che attesta la correttezza dell’esecuzione dei lavori e la conformità ai requisiti previsti dal decreto, i documenti devono essere trasmessi all’Enea, L’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile.

Non ti dovrai occupare personalmente della trasmissione che può invece essere richiesta ai professionisti abilitati all’invio di comunicazioni con l’Agenzia delle Entrate o ad un centro di assistenza fiscale, lo stesso a cui ti rivolgi ad esempio per la preparazione e l’invio delle dichiarazioni dei redditi.

Occupiamoci infine di un aspetto che ha suscitato molti dubbi tra i proprietari di case, cioè la cumulabilità con altre agevolazioni fiscali.

Superbonus e altre agevolazioni

L’introduzione del superbonus 110% non cancella le agevolazioni fiscali già in vigore per quanto riguarda le ristrutturazioni in chiave di riqualificazione energetica. Tuttavia le agevolazioni già presenti non potranno essere applicate ad interventi oggetto anche del superbonus; in altre parole se decidi di avvalerti di questa nuova detrazione non potrai cumularla con le altre agevolazioni.

Nulla ti vieta però di richiedere il super bonus per gli interventi che possono essere ammessi per questo tipo di detrazione e di richiedere contemporaneamente e altre agevolazioni per tutti quei interventi che non dovessero rientrare nei casi previsti dallo stesso.

Sono infatti ancora in vigore le agevolazioni per:

  • Riqualificazione energetica (eco bonus)
  • Installazione di impianti solari fotovoltaici
  • Installazione di sistemi di ricarica dei veicoli elettrici

Per la seconda e la terza tipologia di agevolazioni tuttora in corso sono però escluse le tipologie di impianti che rientrano già nelle agevolazioni del super bonus.

Per nuovi aggiornamenti e approfondimenti sul super bonus ristrutturazioni al 110% continua a seguire il nostro blog. Per avere ulteriori informazioni o consultare tutta la normativa ti consigliamo invece di fare riferimento alla sezione dedicata del sito dell’Agenzia delle Entrate.

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