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Bonus casa 110%: monetizzare subito conviene davvero?

19 ott 20205 min. di lettura
Vanessa GuerrieroVanessa Guerriero

Se stai pensando di ristrutturare casa, avrai sicuramente sentito parlare del Decreto Rilancio 2020 e in particolare del Bonus casa 110%. Ma hai già scelto in che modalità fruire delle detrazioni previste dal decreto?

Oltre alla “classica” fruizione diretta in dichiarazione dei redditi, ripartendo la detrazione spettante in 5 o 10 rate annuali,  esistono due altre modalità di fruizione delle detrazioni: lo sconto in fattura e la cessione del credito. Queste modalità consentono di poter effettuare i lavori riducendo o quasi azzerando l’esborso monetario fin da subito.

Conviene quindi la detrazione dilazionata in dichiarazione dei redditi e quindi monetizzare nel medio lungo termine, oppure monetizzare subito? Scopriamo insieme nel dettaglio pro e contro delle diverse tipologie di detrazione e quale conviene scegliere in base alla tua situazione specifica.

Come funzionano le detrazioni del Bonus Casa 110%

In breve, il Decreto Rilancio 2020 ha introdotto un super bonus casa 110% per chi decide di ristrutturare casa tra il luglio 2020 e il dicembre 2021: si tratta dell’Ecobonus e del Sismabonus. Le detrazioni previste dal decreto consentono di ristrutturare casa essenzialmente a costo zero, con la possibilità di guadagnare il 10% in più sul costo dei lavori.

Molto semplicemente, l’Ecobonus prevede che con un miglioramento comprovabile della classe energetica di 2 livelli potrai effettuare i lavori di ristrutturazione di casa praticamente a costo zero. Grazie al Sismabonus, effettuando interventi di adeguamento antisismico potrai acquistare una polizza assicurativa anti calamità con una detrazione del 90%. Scopri piu nel dettaglio i lavori che rientrano nel Bonus Casa 2020.

Quello che ci interessa approfondire in questo articolo sono però le diverse modalità di fruizione di tali detrazioni.

La modalità più classica e` la detrazione diretta nella dichiarazione dei redditi, che viene ripartita in 5 o 10 rate e che prevede un esborso immediato di liquidità a coprire il costo dei lavori. Questa tipologia richiede quindi un’ importante disponibilità di liquidità ma è l’unico modo per ottenere nel tempo un valore del 10% in più rispetto a quanto speso.

La cessione del credito d’imposta consente di trasferire la detrazione ad altri soggetti, a libera scelta, comprese banche e ad altri intermediari finanziari. Potrai quindi realizzare alcuni interventi con limitati impieghi di denaro se non gratuitamente. In questo modo puoi incassare subito la detrazione e quindi monetizzare immediatamente.

Lo sconto in fattura prevede invece una spesa “anticipata” dal fornitore dei beni e servizi relativi agli interventi agevolati per poi recuperare il bonus del 110% come credito d’imposta da usare in compensazione. Lo sconto in fattura ti permette quindi di iniziare i lavori senza alcun esborso monetario e quindi di monetizzare immediatamente.

Bonus casa 110%: monetizzare subito conviene?

Monetizzare immediatamente è sicuramente un’alternativa molto allettante, soprattutto in questo periodo di incertezza. Ma conviene veramente? 

L’unico modo per ottenere il 10% in più del bonus casa 110% è optare per la detrazione nella dichiarazione dei redditi. Se il tuo obiettivo è monetizzare il più possibile allora non potrai monetizzare subito. Dilazionare le detrazioni nel medio lungo termine ti consente non solo di ristrutturare a costo finale zero, ma di guadagnare sui tuoi lavori di ristrutturazione. Se però non hai immediatamente a disposizione l’intera liquidità richiesta per i lavori, dovrai optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura.

In cambio di quel 10% in più, la cessione del credito d’imposta comporta la sicurezza di avere un intermediario, monetizzare immediatamente e non esborsare denaro. Questo procedimento richiede però una serie di adempimenti, come ad esempio l’apertura del conto presso la banca che ti fa da intermediario, che possono nascondere dei costi nascosti. Questi costi ulteriori possono comportare una riduzione del 20% del valore nominale. Per cui, con la cessione del credito puoi monetizzare immediatamente la detrazione ma otterrai solamente l’80% e non il 110%.

Con lo sconto in fattura ottieni immediatamente uno sconto sui lavori di ristrutturazione senza dover attendere i tempi previsti dalle detrazioni classiche. Non tutte le imprese sono però in grado di fornire tale sconto. Per questo non solo molte piccole imprese sono sfavorite da questo meccanismo, ma i pochi che posseggono la liquidità necessaria per fornire questo sconto spesso applicano una commissione o aumentano il prezzo per ripararsi dal rischio. Per queste ragioni, lo sconto che ottieni nell’immediato sarà inferiore a quanto otterresti con le detrazioni nel medio lungo termine. 

Conclusioni

In questo periodo di grave difficoltà, gli incentivi per ristrutturare casa a costo zero sono una possibilità importantissima da sfruttare. Se le tue disponibilità economiche sono ridotte, monetizzare subito è un’alternativa decisamente allettante, anche se comporta delle perdite su quanto otterresti nel medio lungo termine. Nonostante le perdite, potrai comunque coprire la maggior parte del costo dei lavori ad un prezzo decisamente molto basso, vicino al costo zero.

(Ti ricordiamo che la prima comunicazione per la cessione del credito e lo sconto in fattura potrà essere inviata dal 15 ottobre 2020, con il modulo pubblicato dall’Agenzia delle Entrate in allegato al provvedimento dell’8 agosto 2020.)

Se hai però la disponibilità economica per coprire il costo dei lavori nell’immediato, sicuramente il modo migliore per sfruttare a pieno il Bonus, è la detrazione in dichiarazione dei redditi. Potrai così ottenere appunto il 110% sui tuoi lavori, anche se nel medio lungo termine. In più, non dovrai appoggiarti ad un terzo, con tutti gli adempimenti e i costi nascosti del caso, nè dover escludere molte imprese di lavori dal processo a causa della loro scarsa liquidità.

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