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Flessioni dei prezzi degli immobili nel secondo semestre

16 dic 20205 min. di lettura
Miriam PeraniMiriam Perani

Cosa accadrà ai prezzi degli immobili dopo il Coronavirus è sicuramente una delle domande che i proprietari di case e appartamenti si stanno ponendo più spesso in questo periodo. 

Abbiamo raccolto alcuni dati per aiutarti ad avere un quadro chiaro della situazione attuale e sugli scenari immobiliari futuri, per quanto possibile in un anno del tutto anomalo anche per il mercato delle compravendite immobiliari.

Secondo semestre 2020: numeri in calo

Secondo i dati pubblicati nel 2° Rapporto sul Mercato Immobiliare di Nomisma, il secondo semestre 2020 vedrà un calo nel numero degli immobili venduti di circa il 18%, con 494.000 immobili oggetto di vendita rispetto ai 603.000 dell’anno precedente. 

Si tratta tuttavia di uno scenario possibile ma pur sempre ipotetico, che potrebbe anche attestare il calo al -14%, con un dato sempre importante ma meno impattante. rispetto a quello medio previsto. 

Ma cosa sta accadendo ai prezzi a fronte di questi cali?

Calo dei prezzi nel secondo semestre, con qualche eccezione

Sempre in riferimento a quanto ipotizzato nel paragrafo precedente, anche i prezzi degli immobili subiranno un calo, seppure decisamente meno significativo rispetto a quello del numero assoluto di immobili.

Anche in questo caso le ipotesi prevedono diversi scenari, più o meno ottimistici. Il dato medio potrebbe attestarsi su un calo del 2,6% per quanto riguarda gli immobili adibiti ad abitazione, mentre il calo sarebbe leggermente superiore per gli edifici commerciali e direzionali, rispettivamente con prezzi in calo del 3,2 e 3,1% rispetto a quelli dell’anno precedente. 

Anche nell’ipotesi di un calo maggiore, i prezzi non scenderanno comunque oltre la soglia del 4% per tutte le tipologie di immobile. 

Tieni presente che questi dati fanno riferimento ad uno scenario medio, che potrebbe essere influenzato da molti fattori e differenziarsi in modo anche importante in base alla città di riferimento.

Il caso Milano

Se come detto fino a qui i prezzi degli immobili sono destinati ad un calo medio, è anche vero che potrebbero esistere diverse eccezioni, come nel caso di Milano. Si stima infatti che il capoluogo lombardo potrebbe tornare a vedere prezzi in leggero aumento nell’ipotesi di uno scenario di calo medio, con aumenti anche importanti nell’ipotesi più ottimistica.

In particolare è possibile che, almeno in questa città, l’ultima parte dell’anno in corso possa far recuperare quanto perso nella prima parte del 2020.  

Milano non è però l’unico capoluogo dove il mercato immobiliare potrebbe vedere una ripresa. Anche a Bologna, Firenze e Padova si potrebbe assistere ad un calo dei prezzi molto limitato, se non addirittura ad una lieve ripresa, almeno per il settore residenziale.

Ipotesi di dati positivi anche per quanto riguarda Palermo e Venezia, anche se esclusivamente per gli immobili non residenziali.

Giù i prezzi a Roma, Bari e Catania

Difficile invece prevedere un’imminente ripresa dei prezzi per altre città come Roma, Bari e Catania, almeno per il settore residenziale. Potrebbero invece essere Napoli e Torino a risentire maggiormente del calo dei prezzi per gli edifici non residenziali, anche  a causa delle diverse esigenze in questo settore soprattutto per quanto riguarda gli uffici e gli edifici direzionali.  

Investimenti positivi

In uno scenario che sembrerebbe poco positivo, c’è però un dato che dovresti considerare, soprattutto se il tuo interesse verso il settore immobiliare si rivolge agli investimenti.

Secondo gli ultimi dati in merito, chi ha deciso di investire nel settore degli immobili non residenziali ed in particolare negli edifici destinai ad un utilizzo commerciale, ha visto accrescere il valore del proprio investimento, seppure in termini inferiori rispetto a quanto fatto registrare negli anni precedenti. 

Quanto detto fa riferimento in particolare agli immobili commerciali di Milano, con un rendimento medio lordo superiore al 5%, almeno nelle zone centrali. Non analizzeremo nel dettaglio questo aspetto, che merita un approfondimento dedicato, ma il dato può esserti utile per capire come il settore immobiliare sia tutt’altro che fermo, nonostante la complessità della situazione finanziaria attuale. 

Analizziamo ora il caso del secondo trimestre 2020, che potresti trovare sorprendente.

I dati anomali del secondo trimestre 2020

Se molti dei dati che abbiamo spiegato nelle righe precedenti potrebbero apparirti disastrosi, ma considera che il calo dei prezzi degli immobili dopo il Coronavirus non corrisponde ad una minore propensione all’acquisto. Pur con una maggiore incertezza sulle possibilità di spesa, la casa continua ad essere un’esigenza, pur con caratteristiche mutate nelle preferenze di molti acquirenti, come abbiamo avuto modo di spiegare anche in altri post di questo blog.  

Secondo i dati pubblicati dall’ISTAT sulle compravendite immobiliari, riferiti al secondo trimestre, i prezzi erano addirittura in aumento. Si tratta però di un dato da analizzare con attenzione, perché fortemente influenzato dai contratti già fissati in precedenza, quando ancora gli effetti della pandemia erano limitati.

Torniamo al semestre in corso e al prossimo futuro: cosa ci possiamo aspettare dal 2021?

Il 2021: prospettive immobiliari

Le tendenze che ti abbiamo descritto per la fine del 2020 non termineranno però con la fine dell’anno. È infatti prevedibile che almeno per il primo trimestre il calo dei prezzi degli immobili continui, almeno parzialmente.

Parallelamente al calo dei prezzi, è possibile che si assista ad una minore propensione all’acquisto, causata da un calo della capacità di spesa, che almeno per il settore abitativo, sarà influenzata dal calo del reddito delle famiglie italiane, diminuito del 23,4% nel corso del 2020.

Tuttavia a sostenere il mercato contribuiranno le famiglie che hanno mantenuto le possibilità di acquisto (circa il 70% della popolazione) sostenute anche dalla parte, seppure minoritaria, che ha visto crescere le proprie possibilità di acquisto (1,4%, dati Nomisma – indagine Nomisma alle famiglie). 

Ancora di più che negli anni precedenti, è difficile fornirti stime certe su quanto accadrà nel prossimo futuro; continueremo però a tenerti aggiornato con tutte le novità del settore e i dati più recenti. Continua a seguirci!

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