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Ecobonus 2025: si può aumentare il valore della propria casa migliorando la classe energetica?

30 apr12 min. di lettura
Vanessa GuerrieroVanessa Guerriero

Stai cercando il modo migliore per aumentare il valore del tuo immobile prima di venderlo o vuoi semplicemente ristrutturare casa per ridurre i consumi? Sfrutta gli incentivi dell’Ecobonus 2022 e aumenta il valore del tuo immobile intervenendo su un fattore fondamentale: la classe energetica. In che modo? Scoprilo qui!

Ecobonus 2025, in cosa consiste e quali sono le ultime novità

L’Ecobonus consiste nel pacchetto di agevolazioni fiscali previsto per i lavori di riqualificazione energetica di un immobile. Nello specifico, le agevolazioni consistono in una detrazione IRPEF o IRES, con un’aliquota che varia in base alla tipologia di immobile:   

  • Abitazione principale: 50% per tutti i tipi di interventi di miglioramento energetico.
  • Seconde case: 36% per tutti i tipi di interventi di riqualificazione energetica.

La normativa attuale ha esteso l’Ecobonus anche per il 2025, con alcune modifiche significative. Una delle novità principali riguarda le caldaie a gas, che non sono più incentivati in linea con la Direttiva UE “Case Green” volta a promuovere fonti di riscaldamento più sostenibili.

Sarà possibile accedere all’Ecobonus per la sostituzione degli impianti termici solo se si installano pompe di calore, sistemi ibridi o altre tecnologie innovative a basso impatto ambientale.

Tetto massimo spese detraibili

Per quanto riguarda il tetto delle spese detraibili, l’Ecobonus 2025 prevede un massimale unico di 96.000 euro per unità immobiliare, indipendentemente dalla tipologia di intervento.

Come detrarre le spese 

Per usufruire dell’Ecobonus 2025, la modalità ordinaria è la detrazione in 10 anni nella dichiarazione dei redditi. Il contribuente paga l’impresa che svolge i lavori e recupera le somme spese tramite una detrazione annuale dalle imposte sui redditi per i successivi 10 anni.

La possibilità di optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura è attualmente molto limitata e soggetta a specifiche deroghe normative che riguardano particolari tipologie di interventi o soggetti beneficiari, e generalmente per lavori avviati entro scadenze specifiche del 2023 o inizio 2024. Per gli interventi di Ecobonus “standard” iniziati nel 2025, queste opzioni non sono di norma disponibili.


Si consiglia vivamente di consultare fonti ufficiali aggiornate (come l’Agenzia delle Entrate o il sito ENEA) e di rivolgersi a professionisti del settore (commercialisti, consulenti fiscali) per verificare la propria situazione specifica e accertarsi delle modalità di fruizione dell’Ecobonus applicabili al proprio caso.


Cos’è la classe energetica di un immobile

La classe energetica è un sistema scientifico di classificazione per valutare il fabbisogno energetico di case e appartamenti. In base ad una serie di parametri funzionali e strutturali, gli immobili possono essere suddivisi in 10 diversi classi energetiche, che vanno dalla A4 (la più alta) alla G (la meno performante). 

I parametri che influiscono sulla classe energetica sono molti e diversificati, per questo il calcolo viene effettuato dal ‘certificatore energetico’. Individuata la classe energetica, il certificatore energetico andrà quindi a redigere l’APE, ovvero l’Attestato di Prestazione Energetica, documento fondamentale per ottenere l’Ecobonus e per portare a termine le principali operazioni immobiliari.

 

In che modo la classe energetica influisce sul valore dell’immobile

Come visto nel paragrafo precedente, la classe energetica individua l’efficienza energetica di un immobile, che rappresenta uno dei fattori principali nella determinazione del valore di un immobile. Perchè? Un immobile con buona classe energetica comporta la sicurezza di impianti sicuri e moderni, che consentono minore dispersione di energia ed inquinamento, e quindi minori spese di gestione.

Risparmio energetico, miglior comfort abitativo e minor impatto ambientale. Queste sono le 3 motivazioni principali che vanno a giustificare agli occhi dell’acquirente un prezzo di vendita più alto in caso di immobili ad alta efficienza energetica.

Questo è confermato anche da alcuni dati, come ad esempio una recente analisi di Casa.it, secondo cui a Milano un trilocale di 80-100 mq di classe A vale il 31,3% in più di un immobile con le stesse caratteristiche ma di classe G. Percentuale che sale vertiginosamente a Torino (102,8%) e a Genova (80%) e che rimane molto elevata anche nelle altre grandi città come Palermo (27,8%), Bologna (25,3%) e Roma (17,7%).

 

Interventi principali per migliorare la classe energetica e aumentare il valore dell’immobile

La maggior parte degli immobili in Italia è di vecchia costruzione e ricade nella classe energetica F o G. Per questo è stata data grande importanza agli interventi di riqualificazione energetica e grazie all’ Ecobonus è possibile portare anche questi immobili a classi energetiche elevate. 

Ad esempio, per migliorare significativamente la classe energetica di un immobile, si possono effettuare diversi interventi coperti dall’Ecobonus 2025, tra cui:

  • Interventi sull’involucro edilizio: come la realizzazione di un cappotto termico.
  • Installazione di impianti per la produzione di energia con fonti rinnovabili: come l’installazione di impianti fotovoltaici o solari termici.
  • Sostituzione dell’impianto di riscaldamento: con pompe di calore, caldaie a condensazione di ultima generazione (non a gas) o sistemi ibridi.
  • Sostituzione di finestre e infissi: con modelli ad alta efficienza energetica.
  • Installazione di schermature solari.
  • Interventi di domotica per il controllo da remoto degli impianti.

Per tutti questi interventi, la detrazione applicabile è del 50% per le abitazioni principali e del 36% per le seconde case, nel limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.

È importante notare che per i soggetti con redditi superiori a 75.000 euro, l’ammontare massimo della detrazione è calcolato moltiplicando il limite di spesa per un coefficiente che varia in base al numero dei figli a carico.

Inoltre, a partire dal 2025, le caldaie a gas non rientrano più tra gli interventi incentivati dall’Ecobonus. L’attenzione si concentra sulle tecnologie a maggiore efficienza e con un minore impatto ambientale.

 

Chi può richiedere l’Ecobonus 2025

L’Ecobonus 2025 spetta a tutti i contribuenti in possesso di un immobile (esclusi gli immobili in costruzione) per gli sul quale siano eseguiti interventi di riqualificazione energetica. Rientrano tra i beneficiari:   

  • Le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni e i nudi proprietari.
  • I titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie).
  • I contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali).
  • I locatari (affittuari) o comodatari.
  • Gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.   
  • Le associazioni tra professionisti.
  • Gli Istituti autonomi per le case popolari e le cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
  • Il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) se sostiene le spese per la realizzazione degli interventi.   
  • Il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, se sostiene le spese per la realizzazione degli interventi.   

 

Come ottenere l’Ecobonus 2025

Per poter beneficiare dell’Ecobonus 2025 è necessario seguire alcune procedure:

  • Pagamenti tracciabili: Effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario o postale, indicando nella causale il riferimento normativo (Legge di Bilancio 2025), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita IVA del soggetto che ha effettuato i lavori.
  • Comunicazione all’ENEA: Entro 90 giorni dal termine dei lavori, è necessario trasmettere all’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) la comunicazione di fine lavori, unitamente alla seguente documentazione:
    • Asseverazione redatta e firmata da un tecnico abilitato (o dichiarazione del direttore dei lavori) che attesti la rispondenza degli interventi ai requisiti tecnici richiesti.
    • Scheda informativa che descrive gli interventi realizzati e i costi sostenuti.
    • Attestato di Prestazione Energetica (APE) post-intervento, per dimostrare il miglioramento della classe energetica dell’immobile (richiesto per determinati interventi).

Casi in cui non è obbligatorio presentare l”APE 

Come negli anni precedenti, per alcuni interventi di minore entità non è richiesta la presentazione dell’APE ai fini dell’Ecobonus. Questi interventi possono includere (è sempre bene verificare l’elenco aggiornato sul sito dell’ENEA):

  • La sostituzione di finestre comprensive di infissi su singole unità immobiliari.
  • L’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria.
  • La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione (non a gas) o generatori alimentati a biomassa.   
  • L’acquisto e l’installazione di schermature solari.
  • L’installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti.

 

Conclusione

In sintesi, l’Ecobonus 2025 rappresenta un’opportunità per aumentare il valore del tuo immobile migliorandone l’efficienza energetica. Gli interventi di riqualificazione, incentivati con detrazioni fiscali del 50% per le abitazioni principali e del 36% per le seconde case (entro un limite di spesa di 96.000 euro), spaziano dall’isolamento termico agli impianti a fonti rinnovabili, escludendo le caldaie a gas tradizionali.

La detrazione avviene in 10 anni tramite dichiarazione dei redditi, con opzioni di cessione del credito e sconto in fattura molto limitate. Investire nell’efficienza energetica non solo riduce i consumi e migliora il comfort abitativo, ma incrementa significativamente l’attrattività e il valore del tuo immobile sul mercato.


Vuoi sapere di più su come aumentare il valore dell’immobile per venderlo? Scopri la nostra guida dedicata: Metodi per ottenere una miglior valutazione del proprio immobile al momento della vendita.


Take Aways

  1. L’Ecobonus 2025 offre detrazioni IRPEF/IRES (50% per abitazioni principali, 36% per seconde case, con un massimale di 96.000 euro) per interventi di riqualificazione energetica che migliorano la classe energetica degli immobili.
  2. Interventi chiave incentivati includono cappotto termico, sostituzione di infissi, installazione di impianti a fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico) e sostituzione di impianti di riscaldamento con tecnologie efficienti (pompe di calore, caldaie a condensazione non a gas), escludendo le caldaie a gas tradizionali.
  3. Migliorare la classe energetica di un immobile ne aumenta significativamente il valore di mercato, offrendo risparmi sui costi di gestione, maggiore comfort abitativo e un minor impatto ambientale, fattori sempre più apprezzati dagli acquirenti.
  4. La modalità ordinaria per beneficiare dell’Ecobonus 2025 è la detrazione fiscale in 10 anni tramite la dichiarazione dei redditi. Le opzioni di cessione del credito e sconto in fattura sono attualmente molto limitate e soggette a specifiche condizioni.
  5. Per accedere all’Ecobonus è necessario effettuare pagamenti tracciabili e comunicare gli interventi all’ENEA entro 90 giorni dal termine dei lavori, allegando la documentazione tecnica richiesta (asseverazione, scheda informativa, APE post-intervento per alcuni lavori).

FAQ

  • Quali sono le detrazioni fiscali previste dall’Ecobonus 2025? Le detrazioni sono del 50% per gli interventi su abitazioni principali e del 36% per le seconde case, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.
  • Quali tipi di interventi sono incentivati dall’Ecobonus 2025? Gli interventi incentivati includono la realizzazione del cappotto termico, la sostituzione di finestre e infissi, l’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici, la sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore o caldaie a condensazione (non a gas), e l’installazione di sistemi di domotica per il controllo energetico. Le caldaie a gas tradizionali non sono più incentivate.
  • Posso ancora cedere il credito o richiedere lo sconto in fattura per l’Ecobonus 2025? No, la possibilità di optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura è attualmente molto limitata e riservata a specifiche categorie o interventi avviati entro determinate scadenze precedenti. Per i lavori iniziati nel 2025, la modalità ordinaria è la detrazione fiscale in 10 anni.
  • Cosa devo fare per ottenere l’Ecobonus 2025? È necessario effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante, conservare la documentazione relativa agli interventi, e comunicare la fine dei lavori all’ENEA entro 90 giorni, allegando l’asseverazione di un tecnico abilitato, la scheda informativa degli interventi e, in alcuni casi, l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) post-intervento.

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