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Immobili rustici: aumenta la richiesta di case in campagna

21 apr 20215 min. di lettura
Vanessa GuerrieroVanessa Guerriero

Sull’onda di un trend che si stava già manifestando prima della pandemia, la richiesta di immobili rustici ha subito un’ulteriore impennata con l’avvento del Coronavirus. Nelle persone si è sviluppato un bisogno di allargare i confini delle proprie abitazioni dopo le costrizioni dei vari lockdown. Allo stesso tempo, l’utilizzo sempre più estensivo di smart working consente di lavorare da dove si vuole. 

Questi due fattori hanno quindi portato ad un ulteriore aumento dell’1,1% nel numero di persone che hanno comprato un casale come seconda casa. La percentuale di acquisto di immobili rustici è salita così dall’8,6% del 2019 al 10% del 2020.

In più, gli immobili rustici molto spesso richiedono interventi di ristrutturazione importanti e quindi ai prezzi già contenuti si affianca il bonus ristrutturazioni, che ha sicuramente dato un’ulteriore spinta alla richiesta di case in campagna.

Un netto risparmio economico per un netto guadagno in termini di qualità della vita per chi ha bisogno di una casa con spazi aperti e verdi. Ma quindi, quali sono state le località più gettonate? Scopriamole subito.

 

Località con maggiori richieste di immobili rustici

Le regioni che hanno registrato un boom di richieste di immobili rustici sono Toscana e Piemonte in primis, seguite da Umbria, Veneto e Lazio. Qui le richieste in fase di lockdown sono più che raddoppiate rispetto all’anno precedente.

A livello provinciale, le richieste di casali e rustici sono più che triplicate in provincia di Brescia (268%) e Alessandria (241%). Più che raddoppiate le richieste in provincia di Asti (181%), Verona (129%), Viterbo (123%) e Brindisi (100%). 

 

I comuni con maggiore richiesta di case in campagna

Nel dettaglio, tra i comuni più apprezzati al nord troviamo il Monferrato e le Langhe in provincia di Alessandria, Asti e del Bresciano grazie ai prezzi contenuti (inferiori ai 1000 euro al metro quadro) e alla vicinanza ai grandi centri urbani di Torino e Milano.

Rimaniamo sempre al nord con il raddoppio delle richieste di case in campagna nella Valpolicella e nei comuni dell’Altopiano d’Asiago. Lo stesso vale per le colline del piacentino, Val Trebbia, Val Tidone, Val d’Arda, con prezzi in media di 825 euro al metro. 

Passiamo alla Toscana, con l’aumento record di richieste con il 412% delle richieste ad Asciano in provincia di Siena e il 361% a Foiano della Chiana in provincia di Arezzo. Più che raddoppiate le richieste a Certaldo e Reggello in provincia di Firenze.La Toscana ospita il maggior numero di comuni che hanno registrato un boom di richieste durante la pandemia.

Per quanto riguarda altre 2 tra le regioni più richieste – Umbria e Lazio – sono e le province di Perugia e Viterbo a risultare particolarmente cercate. Nello specifico, il comune di Marsciano a Perugia e Montefiascone a Viterbo hanno registrato rispettivamente un +175% e un +124% nel volume di ricerche di immobili rustici. 

Entriamo a questo punto maggiormente nel dettaglio sul discorso dell’andamento dei prezzi per capire quali sono i comuni più interessanti per l’acquisto di un immobile rustico.

 

Andamento dei prezzi per gli immobili rustici

I prezzi contenuti sono sicuramente un forte incentivo per l’acquisto di immobili rustici rispetto a case nelle grandi città. Inoltre questi prezzi non hanno subito grandi modifiche nonostante il forte aumento della domanda. 

Prezzi quindi stabili rispetto al periodo pre pandemia, con una variazione del +0.1%. Troviamo poi alcune eccezioni sia in positivo che in negativo. Queste eccezioni riguardano ad esempio Roma (+25,4%), Pisa (+20,1%), Bologna (+18,9%), Pesaro-Urbino (-12%), Rimini (-10,5%).

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Abbiamo già visto come la Toscana sia tra le regioni più richieste e allo stesso tempo tra le più costose, con 7 località nella “top 10” delle località più care. Proprio qui troviamo il prezzo record al metro quadro di Montalcino con i suoi 6700 euro/m² seguita dal Monte Argentario con 5.045 euro/m².

 

Località dove comprare casa a meno di 1000 euro/m²

Se hai un budget più contenuto per comprare la casa dei tuoi sogni, sono comunque più di 100 le località dove trovare immobili spendendo meno di 1000 euro al metro quadro.

Abbiamo già visto le località molto richieste dell’Astigiano (838 euro/m²) e dell’Alessandrino (508 euro/m²). Sotto i 1000 euro, molto interessanti anche le case in campagna nella provincia di Pisa, come ad esempio CastelFranco di Sotto con 868 euro/m² o i 557€ euro/m² nella zona dell’Altopiano d’Asiago in provincia di Vicenza. 

Nelle zone del centro, interessanti i prezzi al metro quadro in provincia di Terni (788 euro/m²) e di Ascoli Piceno (888 euro/m²). Scendendo al Sud troviamo moltissimi immobili rustici valori interessanti sotto i 1000 euro al metro quadro in provincia di Catania (856 euro/ m²) e nel Ragusano (799 euro/m²). 

 

Conclusioni

Che sia per le vacanze o per cambiare vita, l’aumento delle ricerche di immobili rustici è sicuramente un trend destinato a crescere. I prezzi bassi, gli incentivi e soprattutto le nuove esigenze di spazi insorte a seguito della pandemia sono i 3 fattori principali di questa tendenza. 

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Un’ultima considerazione riguarda anche l’interessamento agli immobili rustici per motivi lavorativi. Molto interessante come i giovani (+20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) si stiano spostando in campagna per diventare agricoltori. 

Tante le agevolazioni per i giovani, come la possibilità di accedere a un premio fino a 70 mila euro (fino ai 41 anni di età) o l’opportunità di fare domanda di sostegno della politica agricola comune nei centri di assistenza Coldiretti.  Si può così ottenere un sostegno di circa 280/300 euro a ettaro ogni anno. Insomma, se stai pensando di cambiare vita, anche questa potrebbe essere una valida alternativa da considerare.

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