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Contratto di locazione: come richiederlo e registrarlo correttamente

13 dic 202310 min. di lettura
Miriam PeraniMiriam Perani

Come si richiede un contratto di affitto e cosa si deve fare per registrarlo?

In questo articolo ti parleremo della registrazione di un contratto di locazione, una pratica obbligatoria se il contratto dura più di 30 giorni o è stipulato per atto pubblico o scrittura privata autenticata. Ti spiegheremo come si fa la registrazione e cosa accade nel caso della cedolare secca, un’opzione fiscale vantaggiosa. Parleremo infine dei costi della registrazione del contratto di locazione.

Registrare un contratto di locazione in regime ordinario

Iniziamo dal chiarire un dubbio che potresti esserti posto: la registrazione dell’accordo di locazione di un immobile è obbligatoria, indipendentemente dall’importo del canone concordato, se la sua durata supera i 30 giorni complessivi in un anno o se il contratto è stato redatto tramite atto pubblico o scrittura privata autenticata.

La registrazione di un contratto di locazione è sempre obbligatoria se la durata dell’affitto supera i trenta giorni nel corso di un anno.

Nel regime ordinario di tassazione, al momento della registrazione, dovrai versare:

La registrazione deve essere eseguita entro 30 giorni dalla data di stipula o dalla data di inizio dell’affitto (se anteriore).

Inoltre, considera che il reddito proveniente dalla locazione contribuirà a costituire il reddito complessivo ai fini Irpef e addizionali.

Chi deve registrare un contratto e come si fa

Chiarito questo aspetto, capiamo ora a chi spetti la registrazione del contratto di affitto.

Possono procedere alla registrazione sia l’affittuario (anche detto conduttore) sia il proprietario (ossia il locatore). Entrambi sono responsabili congiuntamente per il pagamento di quanto dovuto per la registrazione del contratto.

La registrazione può avvenire online tramite autenticazione ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate utilizzando l’applicazione “RLI web”, che non ti richiederà di installare nessun software. La stessa applicazione consente sia la registrazione dell’accordo sia il pagamento delle imposte di registro e bollo.

In alternativa, puoi utilizzare gratuitamente il software “Contratti di locazione e affitto di immobili (RLI)”, sempre disponibile dal sito dell’Agenzia delle Entrate o recarti in un qualsiasi ufficio territoriale.

Puoi anche incaricare un intermediario abilitato (professionisti, associazioni di categoria, CAF e simili) o un delegato per la registrazione.

Vediamo ora un caso particolare di contratto di locazione.

Un caso particolare: la cedolare secca

La cedolare secca è un’opzione per i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo stipulati tra persone fisiche che non operano in ambito aziendale o professionale. Questo regime comporta il versamento di un’imposta sostitutiva per l’Irpef e le addizionali sul reddito; ti esenta dal pagamento dell’imposta di registro e di bollo per registrazioni, risoluzioni e proroghe contrattuali.

L’imposta sostitutiva corrisponde al 21% del canone annuo di locazione stabilito dalle parti, tranne nei casi di contratti a canone concordato, ai quali si applica un’aliquota del 10%.

Optando per la cedolare secca, il locatore rinuncia al diritto di richiedere l’aggiornamento del canone di locazione, anche se previsto nel contratto, incluso l’adeguamento stabilito dall’ISTAT dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’anno precedente.

Chi può aderire alla cedolare secca?

Possono aderire al regime della cedolare secca i proprietari che affittano un immobile ad uso abitativo.

Sia i proprietari che gli inquilini devono essere persone fisiche, non operanti in attività aziendali o professionali.

Se ci sono più proprietari dell’immobile, ognuno può scegliere la cedolare senza influenzare gli altri. Il regime della cedolare si estende anche ad eventuali pertinenze affittate insieme all’abitazione come il box o la cantina.

Nel caso in cui siano presenti più proprietari, potresti anche aver pensato di acquistare o cedere la tua parte. Per farlo dovrai però prima essere certo del valore dell’immobile. In seguito potresti considerare la possibilità di metterlo in vendita.

I vantaggi

La cedolare secca presenta diversi vantaggi: il canone di locazione non si somma ad altri redditi ai fini di Irpef e addizionali. Inoltre, non ti verranno richieste né l’imposta di registro né quella di bollo per la registrazione, risoluzione e proroga del contratto.

Un caso ancora più particolare è quello relativo alla cedolare secca sugli affitti brevi; ti rimandiamo all’articolo dedicato per approfondire questo tema.

Quanto costa registrare un contratto di affitto?

Ma quanto costa registrare il contratto di affitto? Per completezza, troverai nella tabella seguente tutte le opzioni possibili, che ti permetteranno di comprendere anche le differenze tra locazione ad uso abitativo o per scopi diversi.

CODICE DESCRIZIONE IMPOSTA DI REGISTRO
L1 Locazione di immobile ad uso abitativo 2%
L2 Locazione agevolata di immobile ad uso abitativo 2% del 70% del canone
L3 Locazione di immobile a uso abitativo (contratto assoggettato ad IVA) € 67
L4 Locazione finanziaria di immobile a uso abitativo € 200
S1 Locazione di immobile a uso diverso dall’abitativo 2%
S2 Locazione di immobile strumentale con locatore soggetto ad IVA 1%
S3 Locazione finanziaria di immobile a uso diverso dall’abitativo € 200
T1 Affitto di fondo rustico 0,50%
T2 Affitto di fondo rustico agevolato € 67
T3 Affitto di terreni ed aree non edificabili, cave e torbiere 2%
T4 Affitto di terreni edificabili o non edificabili destinati a parcheggio (contratto assoggettato ad IVA) € 67

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Take Aways

  1. Obbligo della registrazione: ogni contratto di locazione residenziale che superi i 30 giorni all’anno o che sia formalizzato tramite atto pubblico o scrittura privata autenticata deve essere registrato
  2. Responsabilità della registrazione: locatore e conduttore sono responsabili del pagamento delle imposte per la registrazione del contratto.
  3. Modalità di registrazione del contratto: si può registrare online tramite l’Agenzia delle Entrate, utilizzando software specifici o recandosi agli uffici territoriali. Puoi anche delegare un intermediario abilitato per la registrazione.
  4. Cedolare secca: è un’opzione per i contratti di locazione ad uso abitativo tra persone fisiche non operanti in ambito aziendale o professionale. Prevede un’imposta sostitutiva sul canone di locazione e esenta dall’imposta di registro e di bollo.
  5. Chi può aderire alla cedolare secca: possono aderire proprietari e titolari di diritti di godimento su immobili ad uso abitativo, purché siano persone fisiche non coinvolte in attività aziendali o professionali.

FAQ

Chi deve registrare un contratto di locazione?

Sia il locatore (proprietario) che il conduttore (affittuario) sono responsabili della registrazione. La legge impone che l’accordo sia registrato entro 30 giorni dalla sua stipula o inizio (se anteriore).

Come si può procedere alla registrazione del contratto di locazione?

La registrazione può avvenire online tramite l’Agenzia delle Entrate. In alternativa, si può utilizzare il software “Contratti di locazione e affitto di immobili (RLI)” o recarsi presso un ufficio territoriale dell’Agenzia. È possibile anche affidarsi a un intermediario abilitato o un delegato per la registrazione.

Cosa è la cedolare secca e chi può aderirvi?

La cedolare secca è un’opzione per i contratti di locazione ad uso abitativo tra persone fisiche non operanti in ambito aziendale o professionale. Consente di versare un’imposta sostitutiva sul reddito derivante dall’affitto dell’immobile, esentando l’imposta di registro e di bollo. Possono aderirvi proprietari e titolari di diritti di godimento su immobili ad uso abitativo.

Quali sono i vantaggi della cedolare secca?

La cedolare secca offre vantaggi come la tassazione diretta solo sul canone di locazione e l’esenzione dall’imposta di registro e bollo per registrazione, risoluzione e proroga del contratto.

Quali sono i costi associati alla registrazione di un contratto di affitto?

I costi variano in base al tipo di contratto. Ad esempio, il codice L1 per la locazione di immobile ad uso abitativo prevede un’imposta di registro del 2%, mentre il codice L2 per la locazione agevolata prevede il 2% del 70% del canone.

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